domenica 23 settembre 2012

Salvezza? Parliamone...


la speranza del Palermo Dybala
Atalanta 1 - Palermo 0

Passare dal coma profondo a quello vigile, si sa, è un bel passo in avanti.
Il Palermo,  ammalato lungodegente, questo passo lo ha fatto, ora che il luminare Gasperini è corso al suo capezzale. Ma le speranze che il paziente si salvi non sono aumentate, anzi.
Cominciamo col dire che Palermo-Atalanta, in assoluto, è stata una gran brutta partita. Non una bella pubblicità al gioco del calcio. Si sono fronteggiate 2 squadre mediocri e ha vinto quella più fortunata, aiutata in occasione del gol decisivo, come al solito, dalla dabbenaggine difensiva dei rosanero, e del sempre meno convincente Ujkani.

Poteva essere la partita della svolta, ma non lo è stata.
 Nonostante l’ undici rivoluzionato in termini di uomini oltre che di modulo(Donati al centro della difesa e Miccoli in panchina), e la determinazione mostrata dai giocatori, sono emersi più che mai i limiti tecnici della squadra: buona nel demolire il gioco altrui, incapace di proporsi decentemente in fase di costruzione, dove il solo Ilicic (inspiegabile la sua sostituzione con Miccoli, invece di quella di Hernandez), sia pure ad intermittenza, è riuscito a creare qualche vago pericolo alla difesa avversaria.

Se pensiamo alle ultime prestazioni, la squadra non ha demeritato, e lo 0-0 sarebbe stato certo più equo, anche in ragione della scarsezza dell’ Atalanta. Ma non ha resistito all’ antico vizio di prendere almeno un gol, dovunque e comunque. La vera cosa inquietante però è la pazzesca sterilità in attacco: se l’ anno scorso a fronte di una difesa di burro, avevamo un buon attacco che copriva le magagne e salvava il risultato, quest’ anno è buio fitto

E non solo per l’ impalpabilità di Hernandez: per ora è una “atta morta”, ed è vero, ma quante palle pulite, cross dal fondo, lanci precisi in profondità ha ricevuto? E quante palle ha ricevuto Miccoli nei 20 minuti che ha giocato? 

Insomma, con questo materiale umano il compito di Gasperini è improbo, a meno di non rischiare giovani dai piedi buoni ma ancora giudicati non affidabili come Viola o Kurtic o Dybala.
La salvezza quindi è e resta l’ obbiettivo del Palermo, ma mentre pensavamo prima che squadre come Siena, Pescara, Torino etc. potevamo tranquillamente lasciarle dietro, adesso dobbiamo prendere atto che la prossima, contro il Pescara, sarà la partita decisiva per sapere finalmente qual’ è la squadra più scarsa della serie A.

Il Pigafetta  

1 commento:

amedeo ha detto...

ho visto ieri sera un pezzo della partita Lazio - Genoa. Vinta dal Genoa. La lazio ha avuto un numero di occasione nettamente superiori a quelle avute contro il Palermo battuto 3 a 0. Poteva finire 5 o 6 a uno. E invece ha vinto il genoa 1 a 0. Sapete quale è stata la differenza tra Genoa e Palermo? che loro hanno un portiere (Frej) ed una punta (Borriello). Noi (tra le altre cose) non abbiamo neanche questo!

 
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