lunedì 28 marzo 2016

IO LA VEDO COSI’!

Walter Novellino
Finite le festività pasquali, ricomincerà il cammino del Palermo in questo campionato deludente e finora senza gloria.
Dopo l’ultima partita, nella quale il mister ultimo Novellino ha tentato l’ennesima rivoluzione tattica nella speranza di portare migliorie all’asfittico gioco della squadra rosa, si è continuato a formulare ipotesi sullo schieramento ottimale che possa servire ad attenuare la pochezza tecnica della compagine isolana.
Secondo me, senza mezzi termini, il Palermo non può fare a meno di Sorrentino in porta, Gonzalez e Lazaar in difesa, Vazquez e Gilardino in attacco. Tutto il resto si può discutere. Beninteso che la presenza di Gilardino in questo manipolo di elementi essenziali deriva dal fatto che oltre a lui non c’è nessuno, a parte Vazquez, capace di mettere la palla in rete, di testa, di piede, di rimbalzo o in altra maniera.
Vediamo di aggiungere qualche altro elemento.
In difesa, a destra, considerate le prestazioni negative di Struna, ci sembra che Vitiello sia meritevole di fiducia e, insieme a Goldaniga e Gonzalez, possa far parte dello schieramento difensivo a tre, che, a mio parere, è quello che offre maggiori garanzie.
Davanti alla difesa, Jajalo ha disputato le sue migliori partite.
Sulla fascia destra, sono dell’idea che Quaison possa dare un contributo superiore a quello che possano offrire sia Rispoli sia Morganella.
Sperando che finalmente Hiljemark riesca a dimostrare le doti tecniche di cui sicuramente è fornito, provo a completare un centrocampo a cinque con Brugman e Lazaar.
In attacco non si può discutere Vazquez leggermente arretrato rispetto a Gilardino.
La formazione che scaturisce sarebbe composta da Sorrentino; Vitiello, Gonzalez, Goldaniga; Quaison, Hiljemark, Jajalo, Brugman, Lazaar; Vazquez; Gilardino, con l’applicazione del modulo 3-5-1-1.
Le uniche alternative alla formazione di partenza potrebbero essere Cristante o Maresca al posto di Brugman. Per il resto non vedo altre opzioni di scelta se non in corso d’opera, con l’innesto eventuale di Trajkovski o di Djurdjevic, al posto di un centrocampista tra Hiljemark e Brugman, per aumentare il potenziale offensivo.  
A lei mister Novellino l’ultima parola ed in bocca al lupo!

28/03/2016

                                                                                                              Pietro D’Alessandro

2 commenti:

amedeo ha detto...

caro Pietro, io la vedo in modo differente. fino ad oggi ci siamo fissati sugli uomini. ma in più occasioni abbiamo visto trasformazioni miracolose(in positivo o in negativo) di alcuni giocatori in funzione di moduli, avversari, allenatori o chissacheccosa.

Quinidi io non sono in grado di capire chi sia meglio tra trajkowski e Quaison, Pezzella e Lazaar, Hilijemark e jajalo. Gilarino e djurgevc. Tutto dipenede esclusivmente da Novellino. Abbiamo visto giocare bene e male Brugmann, bene e male Hiljemark, bene e male Jajalo e lo stesso gilardino ha offerto prestazioni altalenanti.

Che possiamo sapere noi?. Il calcio è un gioco di squadra e , a meno che non si disponga di gente come Messi, Ronaldo o Nejmar il tutto dipende al 70% dall'allenator e dall testa dei giocatori. ciao

Anonimo ha detto...

A questo punto del campionato si salvi chi può.
La squadra non è nata da un progetto organico ma dalle esigenze di bilancio e da acquisti fatti all'ultimo minuto.
Anche se il calcio non è una scienza esatta occorre pur sempre una programmazione.
Spalletti alla Roma ha introdotto una mentalità vincente ma sono arrivati anche giocatori che hanno fatto la differenza in aggiunta ad una squadra discreta.

 
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