sabato 30 gennaio 2016

Buon Palermo, Grande Rammarico: il futuro fa meno paura



Tedesco e Castori

CarpiPalermo 1 - 1 Gilardino (P) - Mancosu  rig (C)

Il Palermo esce indenne dalla pericolosissima trasferta di Carpi e lo fa con un pareggio che, però, lascia l’amaro in bocca.  In vantaggio con un bel gol di Gilardino nel primo tempo, la squadra rosa è stata raggiunta nel secondo tempo con un gol su rigore segnato da Mancosu.
 Diciamo subito che il rigore c’era, ma il rammarico deriva dal fatto che il Palermo, pur essendo stato per lungo tempo padrone del campo, non è riuscito ad assestare il colpo di grazia al Carpi, ma si è limitato a controllare il gioco. 

Solo quando è stata raggiunta, la squadra rosa ha spinto sull’acceleratore fallendo più volte il secondo vantaggio, con ciò dimostrando che con un gioco più aggressivo avrebbe potuto mirare al bottino pieno.
Il Palermo è sceso in campo con la stessa formazione iniziale schierata domenica scorsa contro l’Udinese. Il modulo 4-3-3, con Struna, Goldaniga, Gonzales e Lazaar in difesa, Hiljemark, Jajalo e Chochev a centrocampo, Vasquez, Gilardino e Quaison tridente d’attacco, è durato solo qualche minuto, trasformandosi nel classico 4-3-1-2, con Vazquez a  ridosso delle punte.

Ma la mossa, che fa vedere quanto abbia inciso l’avvento di Schelotto sul gioco dei rosanero, è stato il confermato posizionamento di Jajalo come argine davanti la difesa. Come già era successo contro l’Udinese, Jajalo, sgravato dall’obbligo di impostare il gioco, ha sfruttato al meglio le sue caratteristiche di mediano interditore. Sono stati tantissimi i palloni recuperati dal giocatore croato, che hanno permesso al Palermo di stroncare moltissime azioni offensive della squadra di casa e di dare l’avvio alle ripartenze verso la porta avversaria.
il pareggio di Mancosu

Altra nota positiva notata oggi è la tranquillità dimostrata dai rosa nel gestire le varie fasi della partita. Mai il Palermo  ha subito il gioco del Carpi. Segnato il gol del pareggio, ci si aspettava  il pressing dei padroni di casa e invece da quel momento il Palermo ha avuto due limpide occasioni fallite una da Chochev, che non è riuscito a stringere verso la porta avversaria, l’altra con Trajkovski, troppo timido sull’uscita del portiere, sempre su passaggi illuminanti di Vazquez, salito in cattedra a inventare gioco con le sue genialità.

Al di là del risultato, comunque in ogni caso positivo, conforta il ritrovato controllo del gioco e la padronanza nel campo. Notazione negativa nei confronti di Cristante, che, entrato al 23’ del secondo tempo al posto di Gilardino, è apparso distratto in diverse occasioni. 

Mercoledì sera alle 20 e 45 vedremo, al cospetto dei rossoneri del Milan, se la tempesta è finita e se il Palermo di Schelotto potrà affrontare il futuro con orizzonti più sereni.

Pietro D’Alessandro

1 commento:

tifo zamparini ha detto...

non capisco perchè molti (non tu) continuano a criticare Vazquez che "non si impegna", "gioca sfiduciato" , "è depresso!

dalle statistiche pare sia tra i giocatori più tartassati e tra quelli più fallosi oltre che essere l'unico capace di inventare ad ogni partita almeno 3 o 4 nitide palle gol. Questi palermitani pseudo tifosi fanno schifo , Non si meritano nulla , manco un campione come el Mudo che tutto il mondo ci invidia.

E che dire del mercato? Non è arrivato nessuno? E Schelotto dove lo mettiamo? Potrebbe essere il migliore acquisto degli ultimi 6 anni dopo Dybala e Vazquez. Che dovrebbero dire allora i tifosi della Samp?. E quelli del Carpi? che ha venduto Borriello e Matos? Ma sapete che anche i tifosi della Viola sono in subbuglio contro la dirigenza di una squadra che è terza in campionato? Ingratitudine a tutti i livelli ed a tutte le latitudini.
Uno zampariniano di ferro!

 
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