domenica 24 gennaio 2016

UNA BOCCATA D’OSSIGENO!



Oscar Hiljemark
Palermo - Udinese  4 1 / Quaison  , Hiljemark , Lazaar , Thereau (U) , Trajkovski

Oggi l’importante era vincere e si è vinto. E anche con largo margine. Ma questo non significa che i problemi del Palermo siano finiti. Nessuno ci sperava e nessuno può pensarlo anche dopo questa vittoria. Intanto oggi c’è stata la tanto auspicata pace tra gli ultras. Entrando allo stadio tutti hanno gioito vedendo in curva nord esposto lo striscione “TORNIAMO UNITI, PRONTI ALLA BATTAGLIA, PER L’ONORE DELLA CITTA’ E PER L’AMORE DELLA MAGLIA!”, una manifestazione di maturità da parte della tifoseria, che in un momento così delicato della stagione ha voluto dimostrare attaccamento alla squadra mettendo da parte tutti gli attriti e le polemiche dei giorni passati.

La mano di Schelotto, anche se ufficialmente l’allenatore dei rosa in panchina oggi era Bosi, si è fatta sentire: sulla carta il Palermo è sceso in campo con il modulo 4-3-3, con Struna, Goldaniga, Gonzales e Lazaar in difesa, Hiljemark, Jajalo e Chochev a centrocampo, Vasquez, Gilardino e Quaison in avanti. Ma fin dall’inizio si è capito che era più un 4-3-1-2, con Vasquez a ridosso delle punte a costruire gioco. Si notava anche che Jajalo era andato a posizionarsi davanti la linea difensiva con compiti accentuati di interdizione.

La conseguenza di questo schieramento è stata che il gioco del Palermo si è sviluppato esclusivamente a sinistra, con Lazaar che ha tentato più volte il fraseggio con Quaison, anche se mai l’azione si è sviluppata con un cross decente per la testa di Gilardino. A destra, invece, Struna non tentava nessuna sortita in attacco. Per costruire gioco anche a destra, forse si poteva tentare la carta Morganella al posto dello stesso Struna.

Altra considerazione da fare, è che oggi il Palermo è sceso in campo senza nessuno dei rinforzi, o presunti tali, che sono arrivati con il mercato di gennaio. Forse si poteva pensare ad un uomo d’ordine come Cristante a centrocampo.

L’Udinese, comunque, non è sembrata squadra dalle grandi potenzialità e questo ci conforta, in quanto con la vittoria di oggi il Palermo si è portato a 24 punti, affiancando la squadra bianconera. Colantuono dovrà faticare parecchio per non farsi risucchiare nella zona retrocessione.

La partita non è stata bella. Nella prima mezz’ora, tranne un’occasione fallita da Thereau, non ci sono state emozioni, con un Palermo timido e con la paura di sbagliare.

Al 33’ del primo tempo, alla prima vera triangolazione, il Palermo è passato in vantaggio con un tiro di destro da parte di Quaison che si è insaccato alla sinistra del portiere bianconero: un gol veramente bello impreziosito da un tacco smarcante di Hiljemark per Quaison.

Ci piace sottolineare le prestazioni di Hiljemark, che al di là dei meriti per il secondo gol rosa, ci è sembrato più presente con un agonismo acceso al servizio della squadra e di Vasquez, autore di numeri di alta scuola.

Il terzo gol, realizzato da Lazaar, ci ha fatto venire in mente una rete realizzata sempre da Lazaar l’anno scorso contro il Napoli, nella partita che è stata forse la più bella dello scorso campionato con Dybala autore di una prestazione superlativa.

Il finale di partita è stato ricco di emozioni con un’occasione fallita da Djurdjevic, entrato al posto di un Gilardino volenteroso, ma poco servito, con il gol dell’Udinese su calcio d’angolo, con un gol molto bello alla Del Piero di Trajkovski, non nuovo a performance di questo tipo, e con due begli interventi di Sorrentino.

Questa partita ci fa incamerare tre punti d’oro, in vista della trasferta del prossimo turno a Carpi, Carpi che oggi è riuscito a conquistare un punto a Milano contro un’Inter ormai ridimensionata.

  Pietro D’Alessandro

1 commento:

luca ha detto...

ottima partita e anche bella. Infatti sono d'accordo con il post , ma a me la partita è piaciuta. E se l'udinese è scarsa, meglio per noi e peggio per loro. Poco a poco Schelotto perfezionerà l'assetto magare per rischiare un po' meno in difesa. Non sempre il capitano può fare miracoli.

 
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