domenica 17 gennaio 2016

resa senza condizioni!



il mattatote Pavoletti autore di una doppietta
Genoa - Palermo  4 – 0 (Suso,   Pavoletti , Rincon  , Pavoletti )

 
Il Palermo si arrende a Marassi contro un Genoa determinato e ben disposto in campo.

E’ difficile commentare la prestazione della squadra rosanero, sconfitta con quattro gol di scarto, se si considera che il migliore dei rosa è stato il portiere Sorrentino.

Eppure l’avvento del nuovo allenatore Schelotto, le parole del presidente, che avevano prospettato il ritorno ad un progetto di crescita, avevano creato un certo ottimismo sull’esito di questa partita, giustamente considerata di grande importanza. E invece, a gara conclusa, l’unico elemento confortante della giornata di campionato, oltre alla prestazione maiuscola di Sorrentino, è…..la sconfitta di ieri pomeriggio del Frosinone contro il Torino (Che nostalgia vedere Belotti segnare due bei gol).

Usando il linguaggio tanto caro a molti cronisti sportivi, si potrebbe dire che il primo gol del Genoa, arrivato al 4° minuto del primo tempo, abbia tagliato le gambe ai giocatori rosa, ma una tale affermazione sarebbe riduttiva della pochezza nel suo insieme della prestazione della compagine di Zamparini.

Oltre all’importanza per la classifica, la partita era intrigante per la presenza tra i grifoni di parecchi ex, sia in panchina sia in campo sia in tribuna. Con il dente avvelenato c’erano l’allenatore Gasperini, esonerato due volte dal vulcanico presidente rosa, il dirigente Sean Sogliano, anche lui con trascorsi di incomprensioni con Zamparini, Luca Rigoni, alla prima partita con i rossoblù dopo le accuse di scarso attaccamento alla maglia rosa. L’unico ex senza rancori era Muňoz, al quale i tifosi rosa non hanno perdonato la fuga di un anno fa verso la Sampdoria.

La formazione schierata da Fabio Viviano, in panchina oggi, ma vice di Schelotto già domenica prossima, aveva riservato qualche sorpresa rispetto alle ipotesi formulate nei giorni scorsi. Intanto il modulo era il 3-5-2, con Sorrentino in porta, il trio difensivo formato da Goldaniga, Gonzales e Andelkovic, un centrocampo inedito con Morganella, Cristante, all’esordio dal primo minuto, Jajalo, Hiljemark e Lazaar e il duo d’attacco Vasquez e Djurdjevic.

Ancora una volta Gilardino veniva relegato in panchina.

Dopo l’immediato vantaggio del Genoa, c’è stata una timida reazione da parte del Palermo, con due occasioni fallite una da Jajalo al 12’, l’altra da Vasquez al 23’, ma le azioni più pericolose sono state del Genoa con Sorrentino ultimo baluardo a tenere a galla il Palermo.

Da riferire di una ammonizione al 22’ rimediata da Andelkovic per un presunto fallo da dietro su Suso, intervento forse rude, ma netto sul pallone. Una volta si parlava di gioco maschio, oggi ogni intervento energico costa un’ammonizione. Avrebbero vita dura oggi grandi difensori del passato come De Bellis, Giubertoni e Sgrazzutti.

Resta il fatto che la seconda ammonizione comminata ad Andelkovic al 20’ del secondo tempo, con la conseguente espulsione, ha sancito la resa del Palermo e il dilagare dei grifoni.

Da quel momento in poi sono riaffiorati i mali del Palermo: difesa dormiente, centrocampo confuso, attacco molle. Nessun effetto aveva avuto il precedente ingresso in campo di Gilardino al 16’ al posto di Djurdjevic e il successivo esordio di Balogh al 24’ al posto di Cristante, del quale è giusto apprezzare l’ordine che ha cercato di portare a centrocampo, senza però sottacere dell’imprecisione in alcuni appoggi e del mancato salto di qualità che ci si attendeva da lui. Vedremo nel futuro.

E’ preoccupante e scoraggiante la facilità con la quale il Genoa è andato in gol: nessun difensore ad ostacolare i marcatori, che hanno potuto concludere indisturbati.

Non sappiamo che impressioni abbia tratto dalla tribuna Schelotto. Ma certamente avrà capito che lo aspetta un lavoro duro: con la vittoria del Carpi contro la Sampdoria, il Palermo è quart’ultimo con soli 4 punti di vantaggio sullo stesso Carpi.

Buona fortuna mister, ne avrà tanto bisogno!
 
pietro d'alessandro

1 commento:

Anonimo ha detto...

tutto ok, ma smettiamola con questa santificazione di Sorrentino. Qualunque portiere di serie A para 3 tiri su 6. Ed è questa, più o meno , la percentuale di parate di sorrentino, che , comunque, para tutto quello che passa vicino a lui. quando il tiro è un po' più distante sono.. cazzi! E poi non esce e se esce lo fa con i pugni o sbaglia i tempi (vedi gol di Ivan contro la Smp, vedi gol di Mandzuikic contro la juve). E allora .....
rivedete i gol presi con la juve . Li ha tutti sulla coscienza lui!

 
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