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Alastra incoraggiato dai compagni |
Palermo – Torino : 1-3 / pt Gilardino (P), Immobile (Rig.) (T)
Gonzalez (Aut.) (T) / st Immobile (T)
Viene difficile commentare una partita che ha visto
una squadra, quella rosanero, giocare per 18 minuti, passare in vantaggio,
attaccare, coprire il campo con autorevolezza e svanire come per incanto dopo
il gol del pareggio del Torino. Da quel momento, era appunto il 18° minuto del
primo tempo, il Palermo non è più riuscito a essere squadra, ha tentato di
reagire, non è mancato l’agonismo ai giocatori rosa, ma ha lasciato al Torino
ampi spazi, nei quali sia Peres sia Immobile hanno seminato il panico.
E qui vengono le dolenti note, per cui viene difficile il commento. Si rischia, infatti, di ripetere concetti già esternati. Uno per tutti: Ma come può una squadra di serie A cedere nel mercato di gennaio l’unico giocatore che può sostituirsi al cursore di sinistra titolare senza preoccuparsi di trovare un’alternativa valida? Ci riferiamo naturalmente alla cessione di Daprelà. Essendo oggi Il titolare Lazaar squalificato, si è dovuto rimediare con l’utilizzo fuori ruolo di Rispoli a sinistra per completare il quartetto difensivo. Il Palermo, orfano di Barros Schelotto, aveva optato per il modulo più simile alla disposizione in campo dei giocatori, (4-3-1-2), con Morganella, Goldaniga, Gonzalez e Rispoli in difesa, Hiljemark, Brugman e Chochev a centrocampo, Vazquez immediatamente dietro le punte Gilardino e Quaison.
E qui vengono le dolenti note, per cui viene difficile il commento. Si rischia, infatti, di ripetere concetti già esternati. Uno per tutti: Ma come può una squadra di serie A cedere nel mercato di gennaio l’unico giocatore che può sostituirsi al cursore di sinistra titolare senza preoccuparsi di trovare un’alternativa valida? Ci riferiamo naturalmente alla cessione di Daprelà. Essendo oggi Il titolare Lazaar squalificato, si è dovuto rimediare con l’utilizzo fuori ruolo di Rispoli a sinistra per completare il quartetto difensivo. Il Palermo, orfano di Barros Schelotto, aveva optato per il modulo più simile alla disposizione in campo dei giocatori, (4-3-1-2), con Morganella, Goldaniga, Gonzalez e Rispoli in difesa, Hiljemark, Brugman e Chochev a centrocampo, Vazquez immediatamente dietro le punte Gilardino e Quaison.
L’inizio, con il gol di Gilardino al 2° minuto
(passaggio illuminante in profondità sul lato sinistro del campo di Vazquez per
Morganella, pronto cross rasoterra di quest’ultimo e tiro al volo di Gilardino
che ha gonfiato la rete) aveva illuso il pubblico sulla possibilità di fare un
passo verso la salvezza, sorpassare il Torino, staccare il Genoa, sconfitto
all’ora di pranzo dal Milan, e ammortizzare la vittoria di ieri del Frosinone
sull’Empoli.
E invece, la giornata storta di Morganella ha fatto ben presto dimenticare il bel cross da cui è scaturito il gol del Palermo. Fatto sta che lo svizzero, prima, con la complicità di Brugman, ha steso Immobile appena entrato in area di rigore dopo essersi fatto prendere di infilata dalla punta granata, e poi per tutta la partita ha sofferto le sortite di Peres e dello stesso Immobile, entrambi in possesso di un altro passo rispetto al difensore rosa. Dall’episodio del rigore in poi si è vista un’altra partita. Si sono rivisti i difetti che questa squadra più volte ha manifestato: difesa statica e disattenta, centrocampo senza idee e con troppi giocatori a correre a vuoto.
E invece, la giornata storta di Morganella ha fatto ben presto dimenticare il bel cross da cui è scaturito il gol del Palermo. Fatto sta che lo svizzero, prima, con la complicità di Brugman, ha steso Immobile appena entrato in area di rigore dopo essersi fatto prendere di infilata dalla punta granata, e poi per tutta la partita ha sofferto le sortite di Peres e dello stesso Immobile, entrambi in possesso di un altro passo rispetto al difensore rosa. Dall’episodio del rigore in poi si è vista un’altra partita. Si sono rivisti i difetti che questa squadra più volte ha manifestato: difesa statica e disattenta, centrocampo senza idee e con troppi giocatori a correre a vuoto.
Non è facile mantenere il conto delle occasione
sciupate dalla squadra granata.
Ma la certezza che la giornata era storta, oltre
che per l’infortunio di Goldaniga, che ha costretto il neo allenatore degli isolano
Bosi a far entrare Andelkovic, si è avuta netta al 36’ del primo tempo, quando
il risultato era già di 1 a 2, con
l’infortunio di capitan Sorrentino, che ha chiesto subito la sostituzione dopo
uno sfortunato quanto fortuito scontro con il compagno di squadra AndelKovic.
L’esordio in serie A del diciottenne secondo portiere Fabrizio Alastra è stato comunque positivo. Il giovane portiere è apparso attento e sicuro, salvando con tre interventi di buona fattura il Palermo dalla goleada avversaria.
L’esordio in serie A del diciottenne secondo portiere Fabrizio Alastra è stato comunque positivo. Il giovane portiere è apparso attento e sicuro, salvando con tre interventi di buona fattura il Palermo dalla goleada avversaria.
E ora? Se anche la sfortuna si accanisce, sarà ancora
più arduo il cammino per la salvezza.
Pietro
D’Alessandro
2 commenti:
c'era un rigore netto su Chochev. forse Non cambiava niente, ma gli arbitri sono cornuti
E' tornato Iachini.
Significa: il problema non era l'allenatore ma la squadra.
Zamparini è riuscito a non comprare nessuno nel mercato di Gennaio.
Si ritorna all'antico con piena fiducia.
Che ipocrisia!
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