mercoledì 3 febbraio 2010

Delfini a caccia di gloria


Domenica 7 febbraio alle ore 15 a Belmonte Mezzagno (Pa) avrà luogo il big match del girone B del campionato di 2^ categoria siciliana . Si incontreranno la squadra locale P.pe Belmonte (2^ in classifica ) e la fresca capolista, la compagine palermitana Delfini Vergine Maria imbattuta da 11 turni e titolare della migliore difesa di tutta la categoria con soli 7 gol subiti in 16 incontri. Le due squadre sono separate da 1 punto in classifica anche se il Belmonte deve ancora recuperare un incontro.
Abbiamo incontrato il tecnico dei Delfini, Salvatore Crisà 55 anni, e con lui abbiamo parlato della partita di domenica e del momento d’oro dei suoi ragazzi.
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D.- Quando ha iniziato la carriera da allenatore ?
R.- nell’estate del 1980, avevo deciso di smettere di giocare in vista dell' imminente matrimonio, nonostante ventiseienne. Ma avevo capito che oramai gli impegni cominciavano a diventare importanti e così a Peppino Tedesco, papà dei tre noti calciatori palermitani e mio presidente allora del “San Lorenzo”, comunicai la mia decisione di smettere, chiedendogli la possibilità, comunque, di allenarmi di tanto in tanto.
Fu proprio mentre mi allenavo con loro che mi chiese di sostituire l’allenatore degli allievi, in quel momento assente, e a fine allenamento mi affidò la squadra par la preparazione e il campionato; la mia prima gara come allenatore l’ho disputata il 19 Ottobre 1980, nel campionato allievi, e mi fa piacere ricordare che il 19 Ottobre 2010, se tutto va bene, compirò 30 anni di attività come allenatore.
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D.- Quali squadre ha allenato fino ad oggi ?
R.- intanto nell’estate del 1982 sono passato ad allenare la prima squadra del San Lorenzo, proprio la squadra dove giocavo qualche anno prima e che militava in seconda categoria. A quei tempi dopo la serie “D” (quarta serie) c’erano: promozione, prima e seconda categoria (settima serie) che più o meno equivale all'attuale campionato di eccellenza. Poi ho preso in mano il Villafrati in eccellenza, il Monreale in prima categoria, e la Juniores di Carini e Madonna di tutto il mondo, oggi Panormus. In tutto fanno 26 squadre, dai giovanissimi all’eccellenza.
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D.- Quando è iniziata la sua avventura sulla panchina dei Delfini ?
R.- nell’aprile del 2009, dopo avere portato il Cus Palermo da ultimo (3 punti in 6 incontri) a sesto, alla soglia dei play off, con 32 punti. Nonostante questo risultato, infatti, non sono stato confermato e il presidente dei Delfini, che già mi conosceva, e che aveva un progetto ambizioso (costruire una squadra da portare in 3 o 4 anni in promozione) non ci ha pensato due volte e mi ha ingaggiato assieme al mio collaboratore più importante Vincenzo Lo Nardo. Stiamo lavorando duramente, con passione e i primi risultati cominciano ad affiorare.
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D.- Quale è stato il suo maggiore successo come allenatore ?
R.- io non ho mai visto nel calcio, come allenatore, il successo come posizione in classifica o presenza in una categoria prestigiosa. Per me il successo di un allenatore si misura con un parametro tecnico. Le mie squadre hanno sempre espresso, a mio avviso, un ottimo calcio, divertente e propositivo, con una grande l’organizzazione del gioco. Certo anch'io ho vinto dei campionati, non sono mai retrocesso e ciononostante sono stato anche esonerato, ma quasi sempre le mie squadre si sono classificate nei primi 5 posti della graduatoria. Ho nel mio palmares molti secondi posti. E se si considera che per vari motivi in una squadra resto solo un anno, ritengo che quelli da me raggiunti siano risultati (successi) più che positivi.
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D.- Quali sono i progetti o i sogni di una società come quella dei Delfini e quali mezzi ha per raggiungerli ?
R.- partiamo dalla fine. I mezzi sono molto limitati, specialmente sotto l’aspetto economico. Non abbiamo sponsor e la borgata, per una sorta di rivalità con la confinante borgata Arenella non ci tiene in nessuna considerazione. I progetti li ho già citati, andare quanto prima nella categoria “promozione”. I sogni: portare di nuovo i Delfini tra le big del calcio dilettantistico palermitano, con il seguito di tutta la borgata. Gli spalti al momento sono piccoli ma ci piacerebbe vederli pieni di sostenitori.
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D.- I Delfini rappresentano oggi una sorpresa o una conferma dei pronostici di inizio stagione ?
R.- una conferma. Nel calcio ci sono troppe componenti incontrollabili, il progetto prevedeva una squadra che potesse vincere, anche attraverso i play off, il campionato quest’anno. Siamo virtualmente secondi (temo che vincano il recupero) alla vigilia dello scontro diretto fuori casa. Al momento è una bella conferma.
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D.- Quali sono le altre squadre favorite per la promozione ?
R.- Nel girone B c'è molto equilibrio. E non so questo equilibrio è sintomo di livellamento verso l’alto o verso il basso. Ad ogni modo oggi siamo in quattro nello spazio di soli 3 punti. Anche Castronovo e Rangers, infatti, possono arrivare alla vittoria finale. Noi, purtroppo, abbiamo sprecato molto, (7 pareggi nelle ultime 9 gare) forse anche per situazioni ambientali spesso diciamo... ostiche. Il Belmonte ben sostenuto dal suo pubblico, specialmente nelle sfide casalinghe, ritengo che sia tra i più papabili per la vittoria finale.
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D.- Quali sono i punti di forza della sua formazione ?
R.- ci sono tanti bravi giocatori, e forse di categoria superiore, in tutti i reparti, ma la nostra forza è la difesa (7 reti subite in 16 gare) dove svetta il “Buffon della Categoria” Salvo Riccobono, un portiere che veramente potrebbe giocare in eccellenza. Ne ha le qualità e lo ha ampiamente dimostrato in questa stagione.
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D.- Quale è il modulo con cui fa giocare i suoi ragazzi ?
R.- come le dicevo le mie squadre si distinguono per la grande organizzazione di gioco, questo mi permette di utilizzare più moduli durante la stagione e nella stessa partita. Quest’anno ne abbiamo utilizzato 3. ma non è detto che sia finita. Prevedo infatti di utilizzarne un quarto modulo nel caso lo scontro diretto dovesse andarci male. Proprio per osare qualcosa in più e trasformare i pareggi in vittorie. Noi giochiamo meglio con il 4-3-3, ma abbiamo vinto di più col 4-4-2 ed abbiamo segnato a valanga con il 4-3-1-2. Io adatto il modulo alle caratteristiche dei giocatori che ho a disposizione e non il contrario.
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D.- Domenica siete impegnati nello scontro al vertice con il Belmonte. Quali sono i pericoli di questa trasferta ?
R.- l’avversario è di tutto rispetto, e oggi più di prima gli arbitri subiscono le condizioni ambientali del paese. Abbiamo già pareggiato 15 giorni fa a Castronovo al 93esimo con una rete in netto fuorigioco di 3 metri. Un fuorigioco non fischiato nonostante l'arbitro fosse in una posizione ideale per rilevarlo. E non lo dico io. Questa versione è stata confermata dagli stessi tifosi che, "giustamente", sostenevano che serviva "troppo coraggio" per annullare una rete ai padroni di casa con tutta quella gente sugli spalti che rumoreggiava. Non poteva fare diversamente.


D.- Può azzardare un pronostico ?
R.- si, perderemo giocando un gran calcio. Così come abbiamo pareggiato già 7 volte, no 6 perché contro la Virtus siamo stati imbarazzanti.


D.- Vuole aggiungere qualcosa ?
R.- si, vorrei dare a questi ragazzi che, dopo una giornata di lavoro, si allenano la sera mentre tutti sono comodamente seduti a tavola, con qualsiasi tempo e senza un euro di compenso, almeno la soddisfazione di sentirsi ripagati da gente che li incita, li supporta e li applaude. Noi giochiamo le partite in casa la Domenica alle 11,30 al campo lo Cicero, accanto al cimitero dei Rotoli. Il tifo non ha confini. Venite a vederci giochiamo un bel calcio, divertente e propositivo, diventerete subito nostri tifosi. E se poi ci fosse qualcuno disposto a sponsorizzarci, per le nostre prestazioni e non per le vittorie, credetemi non se ne pentirà, abbiamo bisogno di queste due componenti per attuare il progetto. Non servono grosse cifre , ma per noi sarebbe molto importante e per lo sponsor un grande affare.

D.-grazie e in bocca al lupo per domenica
R.- crepi

(amedeo contino)

1 commento:

Anonimo ha detto...

I Delfini li considero dei cugini visto che ho giocato per 15 anni nell'Ignazio Florio che si allenava e disputava le proprie partite al campo Lo Cicero all'Arenella.
Spero possano riprendersi immediatamente dopo la sconfitta di domenica e gli faccio un grande in bocca al lupo per un pronto ritorno nelle categorie superiori.

Giogu

 
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