mercoledì 20 aprile 2016

CONTINUA L’AGONIA!
Palermo - Atalanta:  2 – 2
Marcatori: P.T. (Rig.)Vazquez (P), (Rig.) Borriello (A); S.T. Paletta (A), Struna (P)

Robin Quaison
In un’atmosfera surreale determinata dall’assenza del pubblico, Il Palermo non riesce a vincere contro l’Atalanta. La squadra rosa, nel primo tempo molle e svogliata, si scuote nel secondo tempo, riesce a raddrizzare la partita, evita l’ennesimo scacco casalingo, ma non va oltre il pareggio e non approfitta della sconfitta del Frosinone a Verona contro il Chievo.
In attesa della partita di domani del Carpi impegnato a San Siro contro il Milan, le speranze di salvezza si sono ulteriormente assottigliate.
Lo formazione rosanero scesa in campo aveva destato parecchie perplessità. Principalmente l’assenza di Gilardino, in una partita da vincere a tutti i costi, sembrava illogica, alla pari con lo schieramento contemporaneo di Trajkovski e Djurdjevic, sicuramente non dotati del peso necessario per scardinare la retroguardia degli Orobici.
Anche la difesa, tornata a quattro, presentava delle novità, con Vitiello centrale assieme a Gonzalez, il redivivo Struna a destra e Pezzella a sinistra. Completava la compagine un centrocampo formato da Jajalo, Hiljemark e Chocev, con Vazquez appena dietro le punte.
Eppure le cose si erano messe subito bene per il Palermo, in vantaggio al 2° minuto per un rigore concesso per un fallo di mano in area bergamasca e realizzato dal “Mudo” Vazquez con freddezza e precisione.
Dieci minuti dopo, una follia di Struna, punita con il rigore, permetteva all’Atalanta di pareggiare con Borriello. E da quel momento in poi si è temuta la disfatta. Il Palermo si è smarrito e ha lasciato agli avversari il dominio del gioco. Tutto il resto del primo tempo ha visto la solita squadra impaurita e timorosa, incapace di impostare un accenno di gioco offensivo.
All’inizio del secondo tempo, Ballardini ha cercato di dare più peso all’attacco sostituendo Djurdjevic, fino ad allora inguardabile, con Gilardino, ma i risultati non si sono fatti vedere. Anzi l’ennesima dormita collettiva della difesa isolana ha permesso a Paletta, tutto solo in area di rigore, di segnare di testa e fare crollare le residue speranze della squadra di casa.
Al 13° del secondo tempo, con l’ingresso di Quaison al posto di uno spento Chochev, è cambiata la partita. Improvvisamente il Palermo ha cominciato a correre e a costruire gioco. Per mezz’ora quella rosa  è stata una squadra di calcio, con una manovra veloce e uno spirito aggressivo difficilmente visto quest’anno. Al 31° è arrivato il pareggio con Struna, che ha segnato su mischia, e altre volte il Palermo ha avuto le occasioni addirittura per passare in vantaggio.
Ma, malgrado la grinta o forse la disperazione, il punteggio finale è rimasto 2 a 2, con un pareggio che dà l’impressione di servire solo ad allungare l’agonia.
Domenica a Frosinone speriamo che non cali definitivamente il sipario.

Le pagelle.
Sorrentino 6: Non ha responsabilità sui gol subiti. Sconta le disattenzioni dei compagni di reparto.
Struna 5: Se non avesse segnato il gol del pareggio, meriterebbe un voto negativo. L’entrata che ha determinato il rigore per l’Atalanta è da giocatore dilettante.
Vitiello 5,5: Lotta con generosità. Gioca in un ruolo non congeniale, ma dimostra attenzione e grinta.
Gonzalez 5: Ancora una prova opaca e senza la giusta concentrazione.
Pezzella 5: Sbaglia qualche intervento e si perde. La scarsa esperienza si nota in una partita così importante. Deve maturare.
Lazaar 5,5: Sostituisce Pezzella al 28° del secondo tempo. Riesce a essere più propositivo sulla fascia
Hiljemark 5: L’ennesima prova incolore dello svedese. Spesso fuori dagli schemi, commette molti errori.
Jajalo 5,5: Si batte con ardore. Supplisce con la grinta ai limiti tecnici che ne frenano la prestazione.
Chochev 4,5: Non entra in partita. Appare spaesato e deconcentrato. Viene sostituito da Quaison al 13° del secondo tempo.
Quaison 6,5: Il suo ingresso cambia la partita. Si batte con determinazione e porta lo scompiglio nella difesa avversaria. Forse il miglior Quaison dell’anno.
Vazquez 7: E’ sempre il migliore del Palermo. Come al solito è tartassato dagli avversari che lo fermano solo con il fallo. Offre palloni d’oro ai compagni, che non riescono a sfruttarne la genialità
Trajkovski 4: Il pupillo del Presidente appare spettatore in campo. Non entra in nessuna delle azioni offensive del Palermo.
Djurdjevic 5: Cerca di rendersi utile, ma i risultati non si vedono. All’inizio del secondo tempo vene sostituito da Gilardino.
Gilardino 6: Dimostra che per dare peso all’attacco del Palermo, non si può prescindere dalla sua presenza in campo. Lotta su ogni pallone che giunge nella sua sfera di influenza

20/04/2016                                                        Pietro D’Alessandro

4 commenti:

Anonimo ha detto...

L'auto è sempre quella.
Abbiamo cambiato il pilota 9 volte ma la cilindrata è rimasta la stessa.
Anzi, strada facendo, abbiamo perso pezzi di motore.
Cosa pretendiamo ?
Il Palermo deve vincere a Frosinone (cosa possibilissima)e sperare che il Carpi
stasera perda al Meazza (cosa possibilissima).
Perchè non mettere un premio salvezza ?

Unknown ha detto...

Caro Pietro analisi come sempre impeccabile. Le scelte iniziali di formazione sono offensive per noi tifosi. Siamo ormai con un piede e mezzo in serie B. In ogni caso non mi voglio accollare un altro anno di umiliazioni. Venda tutti e partiamo dalla Primavera. l

amedeo ha detto...

Ma non dicevate che Sorrentino sapeva guidare la difesa? Sul gol di paletta C'erano le belle statuine a guardare quel pelato che non faceva un gol da 71 matches e il capitano muto e immobile, cementificato sulla linea di porta! In cautela del tiro ovviamente imparabile.

luca ha detto...

Struna è stato solo un cretino nell occasione del rigore. Per il resto ha fatto un partitone dignitoso effettuando il cross del ns rigore e segnando la rete del pareggio. Amiche Traikowsky non è male si muove come un peperino e tirato una punizione bomba che poi solo il "Lerch" Jajalo non ha saputo ribadire in rete da due passi

 
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