mercoledì 13 giugno 2012

Un futuro fosco e pieno di enigmi


Su invito del nostro editore, mi accingo a parlare della prossima stagione rosanero.

Parto dalle freschissime dichiarazioni di Zamparini alla presentazione ufficiale di Perinetti e Sannino.Inserisci link

dichiarazione 1

dichiarazione 2

Tutto bello, tutto perfetto, ma il passaggio che dice, riferendosi a Perinetti, non farà mai tutto autonomamente, ci sarà sempre un confronto con me, ma è il mio collaboratore numero uno” ,

Rivela la solita inquietante verità : nella forma, delega Perinetti e Sannino (peraltro ottime scelte), insediandoli alla guida della squadra; nella sostanza, indica chiaramente che il numero uno resta lui, terminale di ogni singola scelta, anche tecnica. Non ci pensa neanche a fare un passo indietro e delegare certe competenze. E infatti e’ l’ unico che continua a esternare 3 volte al giorno sul mercato del Palermo, contraddicendosi, mentre Perinetti parla col contagocce e Sannino è muto.

Il Palermo e’ e resta lo strumento di Zamparini per essere al centro dell’ attenzione massmediatica. Grazie ad esso Zampa e’ un personaggio notissimo, non solo nel mondo del calcio. Ha elevato a potenza l’ attitudine di molti presidenti italiani, ad usare le società di calcio come strumento di restyling della propria immagine. In questo Paese da soap-opera, ciò consente di avere accesso ai livelli politico-economici che contano, sviluppando i propri affari, e traendone notevoli benefici personali.

Più volte l' ho paragonato a Berlusconi: personaggio notevole, furbissimo, ma bulimico di sé stesso, anche a costo di fare la figura del fesso. E da tempo pronostico la sua “discesa in campo” in politica, e pare che dopo i “tea party”, siamo alla fase operativa, come racconta questo bel ritratto del presidente: clicca qui

D’ altronde, con lo sprezzo del ridicolo tipico dei politici italiani contemporanei, promette ciò che non manterrà (-“Se licenzio Sannino licenziatemi”- come se non lo avesse detto con tutti gli allenatori e ds precedenti), e quando le cose non vanno ne scarica la responsabilità sugli altri. Ma la boutade finirà su tutti i giornali, e sarà in ogni modo uno spot per lui.

L’ annuncio dell’ ennesima svolta non è credibile, perché Zamparini continuerà a fare danni esternando da mane a sera tutto quello che gli passa per la testa, parlando a qualunque microfono gli mettano davanti alla bocca. Contraddicendo volontariamente o involontariamente sé stesso, il tecnico, il ds; osannando o maltrattando il calciatore di turno etc. etc. Destabilizzando così la squadra, cosa nella quale è davvero un numero 1.

Il rischio di rivedere film gia’ visti resta intatto. Cosa hanno di diverso Perinetti e Sannino da Sabatini o Ballardini, Guidolin o Sogliano, Rossi o Foschi? Niente, tutto dipende dalle paranoie del capo.

Conosco le solite repliche: “ ma allora preferivi quando il Palermo era in serie C”!

No. Ma certo, da tifoso ormai anziano, preferivo il Palermo di Renzo Barbera

Zamparini in fondo ci ha portato a un grande livello etc.etc.”.

Lunga vita a Zamparini presidente del Palermo, se la città dopo Barbera ha saputo esprimere solo Ferrara: ma se oltre a tifare magari ragioniamo anche, ci accorgiamo dei limiti che lo stesso Zamparini pone alle potenzialita’ del club, non portando mai a termine un progetto vero. I tifosi, che quest’ anno hanno penato oltre ogni attesa, questo lo avevano capito già nella campagna abbonamenti della scorsa stagione.

Per la prossima, non possiamo che augurarci che Sannino riesca davvero a plasmare rapidamente una squadra competitiva, e si gettino le basi per 2 o 3 stagioni ad alto livello, come sarebbe possibile in un contesto stabile.

Come se quanto sopra scritto non esistesse, parliamo dunque di prospettive e calcio mercato:

Rios e’ il classico big- bufala che il Palermo annuncia ogni anno a giugno e non prende mai. Dimentichiamocelo.

E dimentichiamoci altri arrivi di rilievo: il Palermo ha un mostruoso esubero di organico, e il suo primo problema è di sfoltirlo. Tutti i senatori andranno via. L’ arrivo di Brienza e la conferma di Budan sono sintomatiche: siccome Sannino è un ottimo mister, deve fare con quello che c’è, non rompa i coglioni, al massimo Brienza o Vailati o Rigoni del Novara: un milioncino e via.

Ho quindi più l’ idea di un Palermo operaio, e vedo molti partenti anche fra la mezza dozzina di fantasisti in organico (e alcuni certo li rimpiangeremo), fuori posto nel 4-4-2 o 3-5-2 Sanniniano. Ancora un’ inversione a U rispetto alle mosse di mercato degli ultimi anni.

Altra grande incognita e’ la difesa: onestamente con la partenza di Silvestre e’ quantomeno coraggioso pensare di costruirla intorno a Munoz, Milanovic e Mantovani. Oltre al centrale argentino ( vedrete che arriverà un 30enne rodato di 2’ fascia alla Spolli), le sostituzioni più spinose riguardano Balzaretti e Migliaccio (Miccoli vorrebbe restare, ma non si sa): sul primo, Zamparini ha già annunciato il ritorno di Garcia: tanto basti…

Al posto di Migliaccio, bello sarebbe avere Bradley accanto a Donati e Barreto (resteranno titolari), e questo sforzo magari lo faranno. Il giovane Viola sarà il vice-Donati, Viviano se ne va per Ujkani, il resto è buio fitto.

In ogni caso, almeno mezza squadra sarà diversa. Se Zamparini lo lascia fare, Sannino può essere all’ altezza. Se inizierà a crocifiggerlo alla prima difficoltà, arricchiremo il calendario rosanero: San-Nino martire.

Il Pigafetta

6 commenti:

Anonimo ha detto...

San Nino martire è favoloso! e lo festeggeremo nel giorno del suo esonero.

amedeo

Anonimo ha detto...

ma che notizie abbiamo di Dybala? Con quello che è costato dovrbbe essere un fenomeno!

Anonimo ha detto...

Probabilmente l'ennesima bufala di Zamparini.
Alla fine dirà di essere stato "tappiato" (vedi caso Pastore).
burrafato

Anonimo ha detto...

Caro Pigafetta ,
perchè non ti iscrivi alla comunità di europarosanero, così movimenti il forum?
Detto questo ti rispondo che non sono d'accordo su niente.
Primo, non condivido il paragone con Berlusconi. Se somigliasse a Berlusconi, Zamparini ci avrebbe fatto vincere di più ma sarebbe una persona sarebbe totalmente diversa. Perfino se entrasse in politica, cosa che mi auguro non sia vera, non credo che ci sarebbero molte analogie. Lo dimostra lo stato delle inchieste a suo carico che sono tutte relative a vicende tecnico amministrative e che poco hanno a che fare con la corruzione, con la mafia, per non parlare della prostituzione minorile. Voglio dire: non è che tutti gli imprenditori che si buttano in politica sono come Berlusconi. Zamparini è certamente più ruspante, meno attendibile per certi versi, ma sostanzialmente più pulito.

Quanto al calcio, diciamo che fare una previsione pessimistica tutta improntata sul luogo comune dello Zamparini mangia allenatori è abbastanza esatto ma un po' troppo facile. Quest'anno Zamparini ha cambiato tre allenatori esattamente come l'inter di Moratti. Con la differenza che nessuno attacca l'intoccabile petroliere mentre ci divertiamo tutti a fare satira da quattro soldi sul nostro campagnolo friulano. Inoltre bisogna ammettere che, seppur con la sua confusa dialettica, Zamparini ha fatto pubblicamente il mea culpa per una campagna acquisti sbagliata e per certe decisioni affrettate.- A cominciare dal licenziamento di Pioli che, dopo la figura di m.da con il Napoli, avremmo però volutoin tanti. Moratti atuocritica non ne fa, è milanese, strisciato, elegante e non fa figo parlarne male. Meglio divertirsi con Zampa.
Io, che rimango critico quando c'è da criticare, non sono così pessimista. Credo e spero che Perinetti possa mettere una specie di "limitatore" al carattere del Nostro e finalmente iniziare una strategia accorta e con un senso logico. Proprio per questo è giusto che non ci siano grandi proclami di mercato e che le voci messe in giro da tanti giornalisti dilettanti rimangano pura aria fritta.
Faccio un esempio. Pigafetta definisce Rios, il "classico big bufala che non arriverà mai". Bravo, lui sì che sa come stanno le cose. Io, invece, mi chiedo: ma chi è questo Rios? Nazionale uruguayano, 30 anni, che qualcuno paragona a Gattuso e qualche altro a Pirlo e dunque non si capisce bene che pesce sia. E dico: abbiamo già deciso che non lo prenderà e dunque è un campione...Barreto, che l'anno scorso era per noi più o meno la stessa cosa, invece l'ha preso e dunque non vale nulla. Mi sembra un atteggiamento facile facile e orientato solo a dimostrare che il nostro presidente è un ciarlatano e che non compra i campioni. Campioni come Rios! Mentre Dybala è evidentemente per forza una cosa inutile. E Schelotto? Vediamo.Se lo prende è una negghia, altrimenti un pallone d'oro che, come Pigafetta certamente aveva intuito, non avremmo comprato mai.
Concludo per dire che Zamparini è pieno di difetti, che certamente non vuole rimetterci di tasca sua

Molcin

Anonimo ha detto...

Caro Molcin,

Ho fatto “domanda” a europarosanero, sperando che accolgano un disfattista snob e saputello come me.

Esordisci dicendo che non sei d’ accordo su nulla, ma poi nella sostanza sembri darmi ragione.
Anche tu dici che finora non c’è stata una strategia accorta e logica; che l’ ultima campagna acquisti è stata sbagliata e certe scelte affrettate; che ti auguri che Perinetti faccia da limitatore ai troppo frequenti “fuorigiri” del presidente; che non bisogna fare proclami irrealizzabili. Sui fatti quindi la pensi come me. Oltre al paragone Zampa - Berlusca, e al fatto che non me la prendo piuttosto con Moratti(?), sembra più che altro darti fastidio la mia visione pessimistica, basata sull’ eterna ondivaghezza di Zamparini, perché “troppo facile” anche se “esatta”. E’ un po’ poco per alimentare un contraddittorio, ma ci provo.

1)Il parallelo che vedo in Zamparini - Berlusconi attiene alla personalità dei due, non certo al profilo criminale, che qui non c' entra.
A quanto tu sostieni, replico solo che essere più puliti di Berlusconi non è una gran virtù, mi sembra anzi il minimo che si possa chiedere a chiunque (solo per tua conoscenza, comunque, Zampa è sotto processo per corruzione, falso e truffa, in concorso con Mastella & C., in un paesino svizzero chiamato Avellino).
Enzo Biagi di Berlusca diceva che voleva sempre saperne più degli altri: "se avesse una punta di tette farebbe anche la soubrette".
Zamparini se avesse il fisico farebbe il centravanti; non potendo, e considerandosi uno dei maggiori esperti di calcio italiani(Unto dal Signore?), si deve limitare a fare il Potestà : dare ordini al direttore sportivo e all' allenatore, e se questi non ubbidiscono, cacciarli (chiedere a Delio Rossi, Sabatini o Guidolin), scaricando su di loro tutte le responsabilità. Tranne poi pentirsi e provare a richiamarli alla bisogna; e poi pentirsi di essersi pentito. E poi smentire ciò che ha appena dichiarato, e smentire la smentita. Ponendosi sempre al centro.
Più il suo comportamento appare bizzarro più si fa strada la sua immagine presso i media. E infatti ce lo ritroviamo fra le palle come "opinionista" in varie trasmissioni radio e tv che non parlano di calcio. Si vede bene che lui si bea in questa situazione, e quello politico mi sembra proprio lo sbocco naturale di un siffatto personaggio. E’ vero che un imprenditore che si mette in politica non e’ necessariamente come Berlusconi , ma è vero che uno simile a Berlusconi prima o poi, in Italia, si mette in politica. Certamente meno tossico di Silvio, ma suo buon epigono. La mia sarà pure una satira da 4 soldi, ma lo spettacolo vale anche meno.

2) Parlo di Zamparini perche' parlo del Palermo: se ti interessa il mio parere su Moratti, l'ho ribattezzato il "Pirla Buono", e, vivendo a Milano, vedo che è una definizione condivisa dagli stessi interisti.
Un' altro personaggio patetico, che preferisce essere sbertucciato dal mondo del calcio purche' non si parli delle tante magagne imprenditoriali che lo riguardano (per dirne una, insieme al fratello Gianmarco, il "Pirla Cattivo", e un pò di banchieri amici, ha quotato in borsa la sua societa' a valori abnormi, rovinando una quantità di piccoli risparmiatori e guadagnando cifre pazzesche: collocato a 6 €, oggi il titolo vale 0,73! C’è un libro di un certo Meletti che racconta chi sono davvero i Moratti).
Anche lui, come Lotito, Mezzaroma etc. appartiene a quella schiera di presidenti di club per i quali il calcio, ribadisco, e' funzionale ai propri interessi personali. I soldi che dicono di rimetterci col calcio, in verità sono investimenti che ritornano decuplicati sotto altre forme, non necessariamente nei risultati della squadra. In conclusione, se ti può consolare, penso che Moratti sia anche peggio di Zamparini come presidente; solo ha un portafoglio più grande e un migliore "ufficio stampa"(leggi: giornalisti a libro matricola).

- continua-

Anonimo ha detto...

- segue-

3) E' l' ennesima volta che Zamparini si presenta facendo mea culpa, anche se deve ancora digerire il testicolo che si è mangiato per aver licenziato Pioli (Ipse Dixit).
E per l' ennesima volta afferma che da ora in poi le cose cambieranno (la terzultima volta è successo quando ha assunto Panucci, la penultima quando lo ha licenziato dopo un mese: era solo lo scorso aprile). Quanto e come te, mi auguro che stavolta sia vero, ma, differentemente da te, non mi fido.

4) Riguardo a Rios,sei fuori strada, perchè a stento so chi sia: e' il Palermo che lo ha annunciato come possibile grande colpo di mercato, assecondato dalla stampa,confermando contatti e trattative fin dallo scorso gennaio. Mi limito a constatare che tutti gli anni a giugno esce un nome che fa audience (vedi Nilmar), e poi vengono a raccontarci che per un pelo il colpo non è andato a segno. Anche questo è un fatto, non una mia opinione. Contrariamente a quello che affermi, non ho prevenzioni su Schelotto, Dybala, Barreto o Brienza. Solo che l’ acquisto di quest' ultimo è il prezzo pagato al Siena per liberare Sannino. E mi sta anche bene. Mi sento però preso in giro quando leggo: "il mister lo voleva a tutti i costi, ritenendolo fondamentale per il suo gioco". Se fosse vero, mi preoccuperei. Ma non lo è.

5) Proprio il tema della campagna acquisti fa emergere la schizofrenia nel comportamento della società: si scovano giovani promettenti, che "devono crescere", e invece di inserirli in una accademia ben organizzata con punti di riferimento precisi, dove possono maturare anche personalmente, si inseriscono in un gruppo che ogni passo cambia i suoi referenti: ho già fatto il paragone con quegli studenti che, pur dotati, non hanno un maestro, ma una mezza dozzina di supplenti che si alternano.
Alla fine dell' anno avranno imparato a lanciare aeroplanini di carta, se va bene, e vorranno cambiare scuola.
E infatti: Ilicic Bacinovic Hernandez Acquah e Munoz dovevano consacrarsi, e invece no. Aguirregaray, Vazquez, Zahavi, Lores, Mehemeti e Della Rocca quasi non pervenuti. Milanovic e Labrin per pura fortuna sono riusciti a giocare un po’, sennò avrebbero fatto la fine di Simon, alimentando un’ intera stagione di “ Chi l’ ha visto?”. Non so chi resta, ma temo che chi parte non si strapperà i capelli.
Il vero giovane emergente del Palermo quest’ anno è Kurtic, che nel Palermo non ha giocato. Bene sono andati anche Garcia, Morganella, Darmian ed altri. Questo dimostra che il Palermo ha eccellenti talent-scout, ma le sue politiche di mercato si muovono troppo spesso a monte di un progetto, e non a valle.
In conclusione, basterebbe poco per intraprendere un cammino virtuoso stile Udinese che porti anche dei risultati. Le premesse con Perinetti e Sannino ci sono. Se Zamparini si occupa d’ altro, e’ fatta.
Che dici, facciamo una petizione per farlo eleggere senatore a vita?

Il Pigafetta

 
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