lunedì 23 agosto 2010

per diventare grande

Per diventare una grande società al Palermo manca solo una cosa. Vediamo di indovinare.
Un grande campione? No, abbiamo già Miccoli, Maccarrone, Sirigu, Cassani, Pastore ed Hernandez.
Un grande pubblico? Forse, ma siamo sulla buona strada. Intanto non è un pubblico violento.
Un grande Presidente? No, chi meglio del nostro Zamparini?
Un grande Ds? Sabatini è il migliore sulla piazza
Un tecnico capace, serio, stimato e rispettato? Sfido chiunque a trovarne uno meglio di Delio Rossi
Giovani di talento e di sicuro avvenire? Non vi bastano Pastore, Hernandez, Sirigu ,Cassani e Munoz?

No, no e poi no.
Per diventare una grande Società il Palermo ha bisogno di organizzare meglio sia la vendita dei biglietti che l'ingresso dei tifosi allo stadio.

Nei giorni precedeni la sfida con il Maribor di Slovenia è scattata la solita caccia al biglietto . Ebbene, nei pochi punti vendita disponibili si sono viste code interminabili. Sono code inteminabili sia perchè i punti vendita sono pochi sia perchè per fare 1 solo biglietto ci si impiega almeno 5 - 6 minuti. Almeno.

Si comincia con la trascrizione dei dati del documento di identità sul terminale; si passa alla difficile e capricciosa scelta del settore, della fila, del posto; poi, alla fine, si stampa il biglietto con una stampante ad aghi di quelle utilizzate dall'ingegnere Olivetti 40 anni fa. Stampanti buone e affidabili, ma lente, lentissime.
Penoso.
Ma non finisce qui.

Si va allo stadio e ci si accorge che la fila ai tornelli è immensa. Anzi non è una fila è un assembramento gonfio in coda e deforme, che spinge verso l'unico piccolo buco che consente di entrare. E di buchi aperti ce ne sono appena 6 o 7; mentre i restanti 9 - 10 restano misteriosamente chiusi al traffico.
Insomma credo se la passassero meglio gli antichi cittadini romani per entrare al Colosseo.

E noi pensavamo che per diventare grandi bastasse Miccoli!

amedeo contino

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