lunedì 18 gennaio 2010

In zona Europa

Alla prima giornata di ritorno il Palermo conferma di essere in corsa per la Champions League ottenendo un meritatissimo pareggio a Napoli. Quello che ci sorprende di più della squadra dall'avvento di Rossi è il netto miglioramento della difesa che si conferma il migliore reparto dei rosanero.

Soltanto 3 goal subiti da quando in panchina siede l'ex tecnico della Lazio e il Palermo vanta attualmente la quinta difesa del campionato con 21 goal subìti dietro Inter, Milan, Bari e Fiorentina (ma queste ultime tre hanno giocato una partita in meno) che ne hanno subìto 19.

Il centrocampo continua a tamponare e correre e con l'inserimento di Migliaccio il Palermo diventa insuperabile sulle palle alte nella metà campo. Senza Liverani il Palermo è privo di idee e Nocerino non è in grado sicuramente di sostituire il nostro regista titolare (urge l'acquisto di un giovane con le caratteristiche del nostro centrocampista di classe). Buona la prova di Goian che, a parte il grave errore iniziale che ci stava costando il goal, ha retto con Bovo (ottima la sua gara) gli attacchi dei pericolosi giocatori partenopei.

Sirigu si conferma una sicurezza e continua il momento no di Miccoli che oltre a sprecare un rigore non ha inciso più di tanto sugli attacchi del Palermo verso la porta avversaria (speriamo si riprenda al più presto). Non condivido l'atteggiamento puerile del nostro capitano al momento della sostituzione che anziché rimanere in panchina con i compagni è andato visibilmente contrariato sotto la doccia.

In questo momento non abbiamo bisogno di giocatori che fanno capricci ma è necessario che ognuno faccia la propria parte per proseguire questo trend di risultati positivi. Ora due partite fondamentali contro Fiorentina e Bari.

La Coppa Italia rimane per i palermitani una competizione maledetta! Al prossimo anno.

(Giogu)

1 commento:

Anonimo ha detto...

credo che stupidi atteggiamenti come quello di Miccoli siano offensivi sopratutto per i compagni che stanno in panchina.
Ma in fondo cosa volete da questi giocatori-mercenari. Ognuno per se se e Dio per tutti
Luca

 
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