Ballardini
inizia il suo ritorno sulla panchina dei rosa contro una sua ex
squadra, quella Lazio che ha allenato nel 2009/2010, proprio dopo essere
andato via da Palermo e dove appena arrivato vinse la Supercoppa di Lega a Pechino e anche dall'altra parte l'allenatore è un ex.
Per motivi diversi, si vedono in campo due formazioni radicalmente cambiate, la
Lazio per uscire dalla crisi cambia gli uomini, Ballardini per
rilanciare i rosa cambia l'idea di gioco, gli schemi e qualche
interprete, giusto un paio di inserimenti, quel Brugman e quel
Goldaniga, che io ho sempre invocato e che Jachini non ha mai
considerato.
Dopo
la vittoria con il Chievo, sembrava che Jachini avesse mantenuto la
panchina e invece Zamparini aveva già deciso prima della gara, qualunque
fosse stato il risultato avrebbe licenziato l'allenatore, la squadra
quasi per intero non ha digerito l’esonero di Iachini e con loro
moltissimi tifosi, Ballardini ha dovuto subito convincere gli scettici e
dare ragione a Zamparini.
I
calciatori che sono dei professionisti, alla fine non hanno preso
posizione, nel calcio si sa che se il rapporto tra spogliatoio e tecnico
non è ottimale, non si possono mai raggiungere i traguardi prefissati,
Ballardini ha conquistato subito i calciatori con le sue armi, il lavoro
la tattica e i sorrisi e il gruppo ha risposto con grande voglia di
imparare
Ballardini
non ha usato nessun "effetto speciale" per impressionare o
stupire, nessun discredito per sgombrare il fantasma di Iachini, i
giocatori hanno apprezzato e capito, e per il loro bene e per
quello del Palermo, hanno deciso di seguire al massimo
Ballardini, poi dovranno parlare i risultati.
Ballardini
ha portato i suoi metodi, nuove tipologie di allenamento,
sistemi diversi di interpretare il gioco del calcio, molto possesso palla per un gioco più offensivo, un Palermo che deve fare la partita in somma e il gruppo ha risposto bene,
Così
è stato, bisognava dimenticare Iachini ed accettare Ballardini, in fin
dei conti l’esonero non è stato poi così sbagliato, oltre all'assenza di
gioco, tra tecnico e presidente si era rotto davvero il rapporto, Ballardini ha dato a questa squadra quel qualcosa che mancava, gioco, idee e convinzione.
Il
Palermo di Jachini era diventato prevedibile, Ballardini con le sue
idee calcistiche differenti e dando spazio ad alcuni “nuovi” che si
erano visti poco, ha cambiato un Palermo che a mio avviso ha fatto un buon mercato, sicuramente incompleto, ma con giovanissimi talenti poco utilizzati.
Trajkovski,
Brugman e Goldaniga, specialmente quest'ultimo che l’anno scorso ha
fatto benissimo con il Perugia, giocando con continuità potrebbe
diventare un prezzo pregiato anche in serie A, nel nuovo schieramento dei rosa con il 4-3-2-1.
Quindi
buona la prima, Ballardini si porta a casa un punto, ma contro la Lazio
potevano essere 3, un Palermo che gioca bene, gestisce bene la palla e
mostra buona organizzazione di gioco, gioca e convince, un punto
importante in trasferta, per affrontare domenica sera al Barbera la
Juventus, ma con un altro spirito.
Torna
il calcio spettacolo, è veramente un altro Palermo, aggressivo e
propositivo, ancora una volta ha avuto ragione quel pazzo del
presidente, Goldaniga e Brugman sono stati i due nuovi innesti, due
innesti di valore, almeno per quello che si è visto in campo.
Goldaniga alla prima
da titolare in A, ha pure segnato, ha avuto la fiducia dell'allenatore e
lui lo ha ripagato con una prestazione importante, Brugman schierato da Ballardini
come trequartista a fianco di Vazquez, sciorina una prestazione
eccezionale, forse è stato anche il loro mancato impiego, una delle
cause del divorzio con Jachini.
E'
un pareggio che sta stretto ai rosa, che hanno avuto almeno altre
cinque palle gol, tre delle quali capitate sui piedi di Chochev,
continue verticalizzazioni, un Palermo che non giocava così bene dai
tempi di Delio Rossi, un Palermo che con il lavoro, potrà ancora
migliorare e che con un paio di innesti di qualità, potrà pure cambiare
obiettivi, non più la salvezza, ma magari l'Europa.
Iachini
non credeva più nel progetto, il Palermo come ho già detto in altre
occasioni, non ha fatto un mercato scadente, incompleto si, ma
Goldaniga, Brugman, Hiljemnark, Trajkovski e Djurdjevic non è cosa da
poco e poi con le filosofie di calcio completamente diverse, la squadra e
i giocatori, potranno rendere in maniera diversa, più propositivi.
Il
Palermo contro la Lazio ha creato tante occasioni da gol, nel calcio
come nella vita, bisogna avere anche un po di coraggio e rischiare ogni
tanto, domenica ci sarà la Juventus che non è lo schiaccia sassi degli
anni scorsi, chi lo sa un altro punticino...., a me Ballardini piace e
chi mi conosce lo sa.
Forse il campionato del Palermo comincia adesso, di sicuro è tornato l'entusiasmo
per un Palermo trasformato, nella manovra e la solidità difensiva,
tutto un altra cosa, una squadra che pur avendo dei limiti d'organico,
non era poi così scarsa come si dipingeva e poi speriamo nei corretti di
Gennaio.
Già
alla prima avventura, Ballardini prendendo la squadra in corsa, costruì
un gioco e una mentalità, poi ereditati da Rossi, su cui vi costruì il
mancato arrivo in Champions e la finale di Coppa Italia, persa a Roma
contro l'Inter.
Speriamo
che la cosa possa ripetersi e che stavolta Ballardini non decida di
andare in cerca di successi altrove, ma di prendersi le soddisfazioni
qui a Palermo con noi, del resto in casa Palermo sono previsti tanti cambiamenti, voci di mercato danno Foschi vicino al ritorno.
Forse adesso non sarà
più necessario comprare un difensore centrale, ma un centrocampista di
qualità diverso da quelli in organico e un attaccante si, le
recenti dichiarazioni di Maresca già fuori dal progetto di Iachini, lo
destinano a lasciare il Palermo anzitempo, tanto che i rosa sarebbero
alla ricerca di un sostituto nel ruolo per gennaio.
Il
Palermo sta cercando di fare un salto di qualità, che gli permetta di
puntare ad una tranquilla salvezza, per il centrocampo si parla del
regista Valdifiori e Tino Susic centrocampista
classe '92 dell'Hajduc, già lo scorso inverno nel mirino
di Inter e Qpr, mentre per l'attacco si fa un nome importante da
affiancare a Gilardino, il clivense Paloschi.
Tuccio 2010
1 commento:
ascoltami tuccio2010. i tuoi post sono interessanti, ma troppo lunghi.
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