Marcatori: P.T. Dzeko; S.T. Keita, Salah, Salah,
Dzeko.
Che il Palermo non avrebbe avuto vita facile a Roma, contro una
squadra ancora con velleità di un piazzamento per l’Europa che conta, era
prevedibile.
Le polemiche dell’ultima ora in casa dei giallorossi e il ritorno in
panchina di mister Iachini avevano illuso qualche tifoso rosa sulla possibilità
di venir fuori dall’Olimpico con un risultato positivo tanto prezioso per la
classifica.
Ma la realtà è stata cruda e ha spazzato in maniera devastante il
cauto quanto irrealistico ottimismo del più speranzoso tifoso: la Roma, padrona
assoluta del campo fin dall’inizio della partita, ha avuto ragione con un largo
margine di una squadra impaurita e confusa.
I rosa sono crollati sotto la sistematica e asfissiante pressione dei
giallorossi senza accennare mai ad una reazione degna di tal nome.
Iachini, tornato alla difesa a tre, ha dovuto schierare una formazione
di emergenza a causa degli infortuni dei titolari Sorrentino, Goldaniga e
Lazaar. In campo, schierati con il 3-5-1-1, sono scesi, con Alastra in porta,
Struna, Gonzalez e Andelkovic in difesa; Morganella, Hiljemark, Brugman, Jajalo
e Pezzella a centrocampo, Vazquez dietro l’unica punta Gilardino.
Se era scontata la pressione della squadra di casa, non era però prevedibile
l’atteggiamento da vittima predestinata della compagine isolana, sempre in
difficoltà sia sul piano fisico sia sul piano dell’inventiva. Eppure nel calcio
si sa che l’unica possibilità che una squadra sicuramente più debole ha di
attenuare il gap tecnico rispetto ad una squadra senza dubbio più forte è
praticare un agonismo acceso, buttarsi su ogni pallone come se fosse il pallone
della vita, aggredire l’avversario per non dargli la possibilità di pensare. I
rosa non hanno fatto nulla di tutto questo: hanno subìto
e mai hanno reagito. Né sono servite le sostituzioni operate dall’allenatore
(fuori Brugman, Vazquez e Gilardino, rispettivamente, per Trajkovski , Maresca
e Djurdjevic).
L’unica nota positiva, in questa giornata da dimenticare al più presto,
resta la prestazione di Pezzella quantomeno per la personalità dimostrata
rispetto alla desolante mediocrità dei compagni.
Mister Iachini dovrà lavorare parecchio sia sulle gambe sia sulla testa
dei giocatori, apparsi in debito di ossigeno e scoraggiati.
Per effetto del pareggio del Frosinone, il distacco dal terzultimo
posto è sceso a tre punti ed il futuro, se non cambia la qualità delle prestazioni,
appare segnato.
Pietro
D’Alessandro
3 commenti:
ki briuogna!
La campagna acquisti di Gennaio non c'è stata.
Zamparini, non potendo più esonerare un allenatore,
sta pensando di esonerare Gerolin.
Speriamo bene.
Domenica si scontrano Frosinone e Sampdoria.
E' un disastro . Non esiste tra A e B una squadra che giochi peggio di noi. LaRoma si è illusa di essere uno squadrone ,ma presto si accorgerà di avere fatto la manita con dei fantasmi. Finiremo in B da penultimo o ultimi in classifica.
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