Palermo - Udinese
4 – 1 / Quaison , Hiljemark
, Lazaar , Thereau (U) ,
Trajkovski
Oscar Hiljemark |
Oggi l’importante era vincere e si è vinto. E anche con largo margine.
Ma questo non significa che i problemi del Palermo siano finiti. Nessuno ci
sperava e nessuno può pensarlo anche dopo questa vittoria. Intanto oggi c’è
stata la tanto auspicata pace tra gli ultras. Entrando allo stadio tutti hanno
gioito vedendo in curva nord esposto lo striscione “TORNIAMO UNITI, PRONTI ALLA
BATTAGLIA, PER L’ONORE DELLA CITTA’ E PER L’AMORE DELLA MAGLIA!”, una
manifestazione di maturità da parte della tifoseria, che in un momento così
delicato della stagione ha voluto dimostrare attaccamento alla squadra mettendo
da parte tutti gli attriti e le polemiche dei giorni passati.
La mano di Schelotto, anche se ufficialmente l’allenatore dei rosa in
panchina oggi era Bosi, si è fatta sentire: sulla carta il Palermo è sceso in
campo con il modulo 4-3-3, con Struna, Goldaniga, Gonzales e Lazaar in difesa,
Hiljemark, Jajalo e Chochev a centrocampo, Vasquez, Gilardino e Quaison in
avanti. Ma fin dall’inizio si è capito che era più un 4-3-1-2, con Vasquez a
ridosso delle punte a costruire gioco. Si notava anche che Jajalo era andato a
posizionarsi davanti la linea difensiva con compiti accentuati di interdizione.
La conseguenza di questo schieramento è stata che il gioco del Palermo
si è sviluppato esclusivamente a sinistra, con Lazaar che ha tentato più volte
il fraseggio con Quaison, anche se mai l’azione si è sviluppata con un cross decente
per la testa di Gilardino. A destra, invece, Struna non tentava nessuna sortita
in attacco. Per costruire gioco anche a destra, forse si poteva tentare la
carta Morganella al posto dello stesso Struna.
Altra considerazione da fare, è che oggi il Palermo è sceso in campo
senza nessuno dei rinforzi, o presunti tali, che sono arrivati con il mercato
di gennaio. Forse si poteva pensare ad un uomo d’ordine come Cristante a
centrocampo.
L’Udinese, comunque, non è sembrata squadra dalle grandi potenzialità
e questo ci conforta, in quanto con la vittoria di oggi il Palermo si è portato
a 24 punti, affiancando la squadra bianconera. Colantuono dovrà faticare
parecchio per non farsi risucchiare nella zona retrocessione.
La partita non è stata bella. Nella prima mezz’ora, tranne
un’occasione fallita da Thereau, non ci sono state emozioni, con un Palermo
timido e con la paura di sbagliare.
Al 33’ del primo tempo, alla prima vera triangolazione, il Palermo è
passato in vantaggio con un tiro di destro da parte di Quaison che si è
insaccato alla sinistra del portiere bianconero: un gol veramente bello
impreziosito da un tacco smarcante di Hiljemark per Quaison.
Ci piace sottolineare le prestazioni di Hiljemark, che al di là dei
meriti per il secondo gol rosa, ci è sembrato più presente con un agonismo
acceso al servizio della squadra e di Vasquez, autore di numeri di alta scuola.
Il terzo gol, realizzato da Lazaar, ci ha fatto venire in mente una
rete realizzata sempre da Lazaar l’anno scorso contro il Napoli, nella partita
che è stata forse la più bella dello scorso campionato con Dybala autore di una
prestazione superlativa.
Il finale di partita è stato ricco di emozioni con un’occasione
fallita da Djurdjevic, entrato al posto di un Gilardino volenteroso, ma poco
servito, con il gol dell’Udinese su calcio d’angolo, con un gol molto bello
alla Del Piero di Trajkovski, non nuovo a performance di questo tipo, e con due
begli interventi di Sorrentino.
Questa partita ci fa incamerare tre punti d’oro, in vista della
trasferta del prossimo turno a Carpi, Carpi che oggi è riuscito a conquistare
un punto a Milano contro un’Inter ormai ridimensionata.
Pietro
D’Alessandro
1 commento:
ottima partita e anche bella. Infatti sono d'accordo con il post , ma a me la partita è piaciuta. E se l'udinese è scarsa, meglio per noi e peggio per loro. Poco a poco Schelotto perfezionerà l'assetto magare per rischiare un po' meno in difesa. Non sempre il capitano può fare miracoli.
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