Nella partita della verità il Palermo sfodera una
prestazione inaspettata tale è stato l’ardore, la grinta e la determinazione
che hanno animato i rosa.
Non si può dire che questa partita possa essere
considerata una svolta nel campionato del Palermo, ma è certo che la squadra ha
risposto nel migliore dei modi alla situazione che si era venuta a creare dopo
la partita dell’Epifania persa contro la
Fiorentina. Sono stati tre giorni ad alta tensione tra esoneri e riconferme
dell’allenatore e notizie di contrasti tra i giocatori e lo stesso allenatore.
Oggi Ballardini ha fatto tesoro delle uniche note
positive che si erano viste nella partita contro i gigliati, schierando dall’inizio
sia Morganella che Gilardino, optando per il modulo 3-4-1-2. La difesa a tre,
tanto apprezzata da Iachini, oggi non ha commesso alcuna sbavatura. Sorrentino,
negli ultimi giorni al centro di polemiche anche per le questioni legate al
rinnovo del contratto, è stato perfetto. Ha effettuato molti interventi
decisivi, ma il capolavoro lo ha compiuto al 18’ del primo tempo, intervenendo
due volte su Pazzini, la prima volta con le mani sul colpo di testa
dell’attaccante scaligero e poi con il piede sinistro sulla conclusione da
distanza ravvicinata dello stesso Pazzini: due parate eccezionali che hanno
dato coraggio e trasmesso fiducia alla squadra e hanno fatto percepire che si
poteva tentare di conquistare il bottino pieno.
Il Palermo aveva iniziato spavaldo senza risentire
delle polemiche dei giorni precedenti, ma il Verona, all’ultima spiaggia, con
solo 8 punti in classifica e ancora senza vittorie, aveva ben presto preso le redini
dell’incontro, esercitando una costante pressione.
Il Palermo, stranamente ordinato a centrocampo e
attentissimo in difesa, fino all’intervento miracoloso di Sorrentino già
descritto si era limitato a chiudere gli spazi, ma non era mai riuscito a
rendersi pericoloso in area di rigore gialloblù.
Al 26’ un altro protagonista, Vazquez, la cui
classe è adamantina, è salito in cattedra e con un perfetto tiro di destro è
riuscito ad insaccare il pallone alla sinistra del portiere veronese. Si è
trattato di un gol di pregevole fattura, perché scaturito da un perfetto
controllo della palla su una conclusione verso la porta avversaria di Jajalo e da
un tiro di precisione millimetrica.
La vittoria di oggi ha un valore aggiunto, perché,
oltre a quello derivante dai tre punti conquistati, è stata ottenuta contro una
squadra che non ha mai smesso di attaccare, sostenuta da un pubblico che ha
incessantemente fatto sentire il suo apporto, e con due punte, Toni e Pazzini,
che hanno nel passato creato sempre problemi alla squadra rosanero. I tifosi
palermitani ricordano ancora la partita
Inter- Palermo del gennaio 2011: 0 a 2 alla fine del primo tempo, con un rigore sbagliato da Pastore sull’1 a 2, la
partita cambiò completamente dopo l’ingresso in campo di Pazzini, allora in
forza all’Inter, e si concluse con un amaro 3 a 2 in favore dei nerazzurri con
due gol del “Pazzo”.
Il Palermo oggi ha corso molti pericoli, ma non ha
mollato mai, riuscendo a erigere una
barriera davanti alla porta di Sorrentino e riuscendo a sua volta ad essere
pericoloso in contropiede.
Dopo questa vittoria non si sono certamente risolti
i problemi della squadra rosanero, anche perché il Carpi non molla (vittoria
contro l’Udinese per 2 a 1) e il Genoa ha espugnato Bergamo, ma si è avuta
netta la sensazione che, giocando con il cuore e con la dovuta concentrazione,
la classifica possa sicuramente migliorare.
Dopo Sorrentino, migliore dei rosa, ci piace
sottolineare la prestazione di Vasquez, che oltre ad essere decisivo con il gol
della vittoria, ha dato spesso sostegno ai compagni nella fase difensiva, di
Jajalo più ordinato e propositivo del solito e di Morganella irruento e animato
da sano agonismo sulla fascia destra.
Ultima notazione: l’esordio nel finale di
Cristante, appena arrivato in prestito dal Benfica.
pietro d'alessandro
pietro d'alessandro
1 commento:
ora abbiamo un nuovo allenatore, certo Schelotto, anzi 2 Schelotto e Viviani. Nei forum rosanero continuano a sfottere il Presidente, io me lo tengo stretto e siamo ad 1 solo punticino dallo "stellare" squadrone di Ventura Belotti (finora solo 1 gol pur essendo praticamente un titolare. Per me già questo è un successo. E aggiungo che il Sassuolo sta facendo cose da pazzi, ma prima che faccia le stesse cose del palermo degli ultimi 10 anni, ce ne vuole. Vediamo se ci riesce!
Posta un commento