lunedì 16 maggio 2016

Palermo Verona 3– 2: Finalmente è finita! Salvi!



Palermo Verona 3– 2: Finalmente è finita! Salvi!
Marcatori: Vazquez (P), Viviani (V), Maresca (P), Gilardino (P), Pisano (V)
Enzo Maresca
E’ finita in festa al Barbera una stagione da dimenticare al più presto. Ed è finita con una vittoria sofferta, in una partita vera e drammatica che ha avuto momenti di suspence e di sofferenza inimmaginabili per i tifosi rosanero.
Dopo il bel gol di Vazquez, all'inizio della ripresa, a seguito del gol del pareggio segnato da Viviani, per tre lunghissimi minuti il Palermo è stato in serie B, e tutti i trentatremila presenti allo stadio erano convinti che non ci fosse più nulla da fare.
E invece Enzo Maresca, con un tuffo in area è riuscito a dare al pallone una traiettoria che ha beffato il portiere del Verona ed ha riportato il Palermo in vantaggio.
Alberto Gilardino
Un’altra galoppata incontenibile di Rispoli sulla destra, con successivo millimetrico cross per la testa di Gilardino, ha poi permesso all’attaccante di Biella di mettere in rete sigillando quella che probabilmente sarà stata la sua ultima partita in maglia rosanero.
Ma Pisano al 40° del secondo tempo ha fatto tremare il Barbera portando il risultato sul 3 a 2. Lunghissimi sono stati i minuti che hanno portato al fischio finale dell’arbitro. Ma alla fine è stata festa grande, con tutti i giocatori e l’allenatore in campo ad esultare insieme al pubblico.
Davide Ballardini ha fine partita ha parlato di capolavoro e siamo d’accordo. E’ stata una salvezza afferrata per i capelli. L’importante è non ricascarci. ….speriamo!
Franco Vazquez
Le pagelle:
Ballardini 7: Ha compiuto il “capolavoro”. Ha riacceso la squadra e l’ha riportata a galla. .
Sorrentino 7: Ha pianto alla fine della partita. Malgrado sia stato alcune volte criticato, anche stavolta ha dimostrato il suo valore. E anche stavolta è stato fortunato.
Cionek 7,5: L’unico acquisto di spessore di gennaio ha disputato una bella partita. Sempre attento.
Gonzalez 5,5: Ancora una volta è il meno attento della retroguardia rosa.
Andelkovic 6: Supplisce con la grinta alla tecnica certo non sopraffina. Dimostra di essere affidabile.
Rispoli 8: Uno dei protagonisti della rinascita rosanero. A volte irrefrenabile nelle incursioni sulla fascia destra.
Vitiello SV: Sostituisce Rispoli al 38° del secondo tempo. Si nota poco.
Hiljemark 5,5: E’ sempre in movimento, ma incide poco. Ancora deve dimostrare il suo valore. Finora sono state solo promesse.
Maresca 8: E’ l’anima, insieme a Vazquez, del gioco del Palermo. Bisogna dare atto a Ballardini di averlo rispolverato, quando era stato emarginato. Andrà sicuramente via, ma ha dimostrato di avere ancora tanta birra in corpo.
Morganella 4: Imperdonabile. Con il suo comportamento poteva causare la retrocessione della squadra. 
Vazquez 7: Anche lui andrà via. L’unico che non ha mai demeritato. Un grande giocatore!
Jajalo SV: Dà il cambio a Vazquez al 94°, ma subito dopo l’arbitro fischia la fine.
Gilardino 7: Serio professionista, si batte con ardore e raggiunge i dieci gol nella stagione.
Trajkovski 5,5: Anche lui deve ancora dimostrare il suo valore. .
Lazaar 6,5: Entra al posto di Trajkovski all’11° del secondo tempo. Dà il suo apporto alla squadra e contribuisce alla vittoria.

domenica 8 maggio 2016

Fiorentina Palermo 0 – 0: Sarà decisiva Palermo - Verona.
Davide Ballardini
Il Palermo si giocherà la permanenza in serie A domenica in casa contro il Verona.
Dopo il pareggio con la Fiorentina e la contemporanea sconfitta del Carpi in casa  contro la Lazio, è la squadra rosa la favorita nella lotta per la salvezza.
E’ una strana consacrazione, arrivata alla fine di una partita noiosa e senza emozioni, ravvivata dai gol della Lazio a Carpi e da qualche errore degli uomini di Ballardini.
Non per caso l’unica vera emozione è derivata da un errore di Rispoli, che ha concesso un pallone a Kalinic, che lo ha mandato sul palo.
Sono ora i rosa padroni della loro sorte: Vincendo contro l’ormai retrocesso Verona, metterebbero in archivio un anno da dimenticare al più presto, con l’auspicio che non vengano ripetuti più gli errori che hanno fatto vivere dei mesi di sconforto alla platea dei tifosi della squadra di Zamparini.
Ma ci sarà tempo per analizzare i fatti e decidere come programmare il futuro.  
Oggi il Palermo è sceso in campo con la stessa formazione schierata nella partita contro la Sampdoria, a parte il rientrante Gonzalez al posto di Vitiello.
In campo, quindi, in applicazione del modulo 3-4-2-1, abbiamo visto all’inizio capitan Sorrentino, Cionek, Gonzalez, Andelkovic; Rispoli, Hiljemark, Maresca, Morganella;  Vazquez, Trajkovski; Gilardino.
Partita noiosa si diceva, che ha permesso al Palermo di sganciarsi dal Carpi e alla Fiorentina di staccare un biglietto per l’Europa League.
Le pagelle del Palermo.
Ballardini 6,5: La squadra è scesa in campo per conquistare un punto. Non si può sapere come sarebbe cambiato l’atteggiamento se la Lazio non fosse passata subito in vantaggio a Modena. Ma se il Palermo è arrivato a essere favorito nella lotta per la salvezza è merito suo.
Sorrentino 6: Riesce a disimpegnarsi nei momenti rari di affanno difensivo. Domenica era stato salvato da Cionek, oggi è stato salvato dal palo.
Cionek 6,5: Una bella rivelazione. E’ autoritario e attento.
Gonzalez 6: Dopo un inizio confuso, riesce a riacquistare la giusta concentrazione.
Andelkovic 6: Anche stavolta chiude tutti i varchi e lo fa contro Kalinic e compagni.
Rispoli 5,5: Ha un calo di rendimento rispetto alle ultime partite.
Hiljemark 6: Corre e coadiuva Maresca al centro del campo.
Jajalo 5,5: Sostituisce Hiljemark al 29’ del secondo tempo. Si limita a rafforzare l’azione di contenimento.
Maresca 6,5: Sempre ordinato, fondamentale per spezzare la pressione dei gigliati.
Morganella 5,5: In ombra, ma non commette grossi errori.
Vazquez 6,5: Sempre prezioso, subisce falli e li commette. Dà tutto in campo.
Chochev SV: Sostituisce Vazquez stremato al 44’ del secondo tempo. Gioca i minuti di recupero, senza lasciare traccia.
Trajkovski 6: Fa più l’incontrista, che proporre gioco. Ma era troppo importante non perdere. 
Quaison 5,5: Sostituisce Trajkovski al 16’ del secondo tempo. Si vede poco.
Giardino 6: Isolato in attacco, costituisce il primo argine di sbarramento per le incursioni degli avversari.

domenica 1 maggio 2016

Il Palermo si sveglia: Battuta la Sampdoria!



Il Palermo si sveglia: Battuta la Sampdoria!
Palermo – Sampdoria 2 a 0. Marcatori: P.T. Vazquez; S.T. Autorete di Krsticic.
Franco Vazquez
Oggi al Barbera, orfano dei tifosi non abbonati, si è rivista una squadra di calcio con la maglia rosanero, di cui si erano perse le tracce.
E allora bisogna dare atto a mister Ballardini di aver ridato anima e gioco ad una squadra apparsa nelle ultime gare casalinghe molle, svogliata e timorosa.
Si era già visto nel secondo tempo della gara di lunedì scorso a Frosinone che qualcosa era cambiata. Sarà stato l’innesto di Maresca, che ha dato ordine e geometrie al centrocampo, sarà stato registrare meglio le manovre difensive, fatto sta che il Palermo delle ultime due partite ha favorevolmente impressionato, oltre ad aver ridato speranze ai tifosi di una salvezza, ancora difficile, ma sicuramente possibile.
La sconfitta del Carpi contro la Juventus, nella partita disputata alle 12 e 30, ha permesso di agganciare la squadra di Castori, ma oggi il Palermo sarebbe ugualmente retrocesso in virtù di una peggiore differenza reti rispetto agli emiliani.
La squadra rosa era scesa in campo con capitan Sorrentino in porta, Cionek, Vitiello e Andelkovic in difesa, centrocampo con Rispoli, Hiljemark, Maresca e Morganella, Vazquez dietro il tandem d’attacco Trajkovski e Gilardino, in applicazione del modulo 3-4-1-2.
Ancora una volta il giocatore di maggior classe il “mudo” Vazquez è stato determinante: suo il gol del vantaggio al 19° del primo tempo, suo l’assist dal quale poi è scaturita l’autorete di Krsticic al 40° del secondo tempo.
Ma oggi Vazquez è stato coadiuvato dall’intera squadra e da un Gilardino, che, pur avendo fallito due limpide occasioni da gol, è stato sempre elemento di disturbo per la retroguardia della Sampdoria, oltre a permettere alla squadra di salire per merito dei suoi controlli sulle rimesse di Sorrentino.
Domenica un’altra battaglia attende i rosanero a Firenze contro la Fiorentina, ma, con questa squadra ritrovata, si può andare in Toscana senza essere vittime predestinate.
Le pagelle del Palermo.
Ballardini 7: Il merito di questo mutamento di rendimento della squadra è sicuramente suo. E’ riuscito anche a far riacquistare ai giocatori la fiducia nei propri mezzi.
Sorrentino 6: E’ salvato da Cionek, che devia di testa  al 24° del primo tempo un pallone destinato ad insaccarsi. Per il resto non è mai impegnato.
Cionek 6,5: Bravissimo a salvare di testa un gol,a Sorrentino battuto, al 24° minuto del primo tempo. Dimostra grinta e carattere. Merita fiducia.
Vitiello 6,5: Attentissimo al centro della difesa nella posizione di Gonzalez.
Andelkovic 7,5: Puntuale a respingere di testa ogni pallone che capiti nelle sue vicinanze. Non sbaglia un intervento.
Rispoli 7: Sugli stessi livelli di Frosinone. Protagonista di tante progressioni sulla fascia destra.
Hiljemark 6: Da lui ci si aspetta sempre di più. Si limita a supportare Maresca a centrocampo.
Maresca 7: Da quando c’è lui il centrocampo ha guadagnato in ordine e fantasia.
Morganella 6,5: Preferito a Lazaar, appare grintoso e a tratti incontenibile sulla fascia sinistra.
Vazquez 8: E’ un fuoriclasse al servizio della squadra. Sa sempre cosa fare e, quando dà l’impressione di stare per perdere la palla, si invola con eleganza. Determinante nelle azioni di entrambi i gol.
Jajalo SV: Sostituisce Vazquez al 43° del secondo tempo.
Gilardino 7: A tratti ricorda Toni. Bravissimo a tenere la palla per far salire la squadra. Gli capitano due occasioni da gol e le fallisce, ma rimane sempre un pericolo per la difesa blucerchiata .
Trajkovski 6: Si impegna, corre ma deve migliorare l’apporto alla manovra.
Quaison 6,5: Sostituisce Trajkovski al 24° del secondo tempo e entra subito in partita. Se fa notare per qualche serpentina, che mette in apprensione la retroguardia avversaria.
 
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