domenica 24 aprile 2016

SBANCATO IL MATUSA: C’E’ UNA SPERANZA!
Frosinone - Palermo:  0 – 2
Marcatori: S.T. Gilardino, Trajkovski.

Alberto Gilardino
Il Palermo batte il Frosinone allo stadio Matusa e riaccende una se pur flebile speranza di conquistare la salvezza.
Al di là del successo, la partita di oggi ha fatto ritrovare un’anima alla squadra rosanero, che, stringendo i denti e dimostrando finalmente carattere, ha avuto ragione dei ciociari, passando in vantaggio nel momento di maggior pressione degli avversari. Sicuramente era il momento in cui tutti ritenevano imminente il tracollo dei rosa e invece Alberto Gilardino, apparso leone indomabile, con uno dei suoi colpi di testa micidiali all’11° minuto del secondo tempo, ha violato la rete gialloazzurra.
E allora bisogna dare merito a mister Ballardini che è stato capace di apportare le modifiche necessarie allo schieramento degli isolani, che hanno riacquistato fiducia nei loro mezzi.
La formazione del Palermo si componeva di Sorrentino in porta, Cionek, Gonzalez e Andelkovic in difesa, Rispoli, Hiljemark, Maresca e Morganella a centrocampo, Vazquez, Gilardino e Quaison in attacco, con il modulo 3-4-3, che si è mutato spesso nel 3-4-1-2, con Vazquez dietro le due punte.
Enzo Maresca
La novità più importante è stata l’innesto di Maresca, che non ha deluso: attento e ordinato, nei momenti in cui la squadra era soggetta alla maggiore pressione da parte degli avversari, è riuscito a mantenere la calma e non ha perso un solo pallone.
Anche la fase difensiva è notevolmente migliorata rispetto alle ultime prestazioni, con Gonzalez, puntuale nelle chiusure, ritornato ai livelli dell’anno scorso.
Di Alberto Gilardino più volte si è detto che costituisce elemento indispensabile in partite in cui la vittoria è fondamentale. E’ così è stato. Il centravanti è stato un costante pericolo per la porta avversaria, riuscendo spesso a far salire la squadra e lottando con determinazione e vigorìa.
La presenza di Rispoli sulla fascia destra è stata fondamentale per le incursioni offensive e difatti da un cross di Rispoli è scaturito il vantaggio dei rosa.
Ci è piaciuto l’atteggiamento dell’intera squadra, panchina compresa, subito dopo i gol e alla fine della partita, segno di un attaccamento alla maglia, che sembrava svanito.
Sicuramente il Palermo non è salvo, anzi è ancora sfavorito rispetto al Carpi. Ma aver ritrovato lo spirito vincente incute coraggio.
Sperando che Vazquez, sostituito a seguito di un intervento che gli causato qualche problema al ginocchio destro, possa essere in campo per la prossima partita, sarebbe bello che finalmente i tifosi, senza petardi e bengala, fossero presenti numerosi al Barbera contro la Sampdoria per continuare a sperare nel miracolo.

Le pagelle.
Ballardini 7: Dimostra coraggio, competenza e indipendenza. Il Palermo del secondo tempo, così tenace e determinato, non si vedeva da tempo.
Sorrentino 7: Determinante con alcuni interventi difficili.
Cionek 5,5: A volte in difficoltà, riesce a mantenere la concentrazione giusta. Dal suo lato vengono i pericoli maggiori.
Gonzalez 7: La prima volta quest’anno che ripete una prestazione ai livelli dello scorso campionato. Attento e preciso, chiude tutti i varchi.
Andelkovic 6: Non commette errori. Resta lucido sotto l’arrembaggio degli avversari.
Rispoli 7: Una bella sorpresa. Il miglior Rispoli della stagione. Un costante pericolo per il Frosinone sulla fascia destra. Suo il cross per il gol di Gilardino. Dà anche aiuto  in difesa.
Hiljemark 6: Finalmente il suo movimento è al servizio della squadra. Sempre presente e disponibile  per gli scambi, contribuisce con Maresca a dare ordine al centrocampo.
Maresca 7: Con la sua presenza il centrocampo acquista in qualità. Riesce ad allentare la pressione degli avversari e a far ripartire il gioco. Resta in campo malgrado colpito dai crampi.
Morganella 5,5: Si impegna e dà il massimo. Ma non riesce, in un ruolo tra l’altro inusuale, a fornire l’apporto dovuto ai compagni.
Vazquez 6: Sempre nel vivo dell’azione. Si batte con impegno. Esce al 32° del secondo tempo per un problema al ginocchio destro, lasciando in apprensione i tifosi. Al suo posto subentra Jajalo.
Jajalo 6: Entra immediatamente in partita e lotta per difendere il vantaggio nel ruolo a lui più congeniale davanti la difesa.
Gilardino 7,5: L’eroe della giornata. Sblocca il risultato e si danna l’anima su ogni pallone. Esce al 43° sostituto da Chochev.
Chochev S.V.: Non ha il tempo per entrare in partita.
Quaison 6: Non ripete la prestazione di mercoledì, ma cerca di portare sempre scompiglio nella retroguardia avversaria. E’ sostituito da Trajkovski al 16°  del secondo tempo.
Trajkovski 6,5: Segna il secondo gol con freddezza, confermando le sue doti tecniche. Se riesce ad essere meno incostante e più determinato, può diventare il valore aggiunto.


24/04/2016                                                                        Pietro D’Alessandro

mercoledì 20 aprile 2016

CONTINUA L’AGONIA!
Palermo - Atalanta:  2 – 2
Marcatori: P.T. (Rig.)Vazquez (P), (Rig.) Borriello (A); S.T. Paletta (A), Struna (P)

Robin Quaison
In un’atmosfera surreale determinata dall’assenza del pubblico, Il Palermo non riesce a vincere contro l’Atalanta. La squadra rosa, nel primo tempo molle e svogliata, si scuote nel secondo tempo, riesce a raddrizzare la partita, evita l’ennesimo scacco casalingo, ma non va oltre il pareggio e non approfitta della sconfitta del Frosinone a Verona contro il Chievo.
In attesa della partita di domani del Carpi impegnato a San Siro contro il Milan, le speranze di salvezza si sono ulteriormente assottigliate.
Lo formazione rosanero scesa in campo aveva destato parecchie perplessità. Principalmente l’assenza di Gilardino, in una partita da vincere a tutti i costi, sembrava illogica, alla pari con lo schieramento contemporaneo di Trajkovski e Djurdjevic, sicuramente non dotati del peso necessario per scardinare la retroguardia degli Orobici.
Anche la difesa, tornata a quattro, presentava delle novità, con Vitiello centrale assieme a Gonzalez, il redivivo Struna a destra e Pezzella a sinistra. Completava la compagine un centrocampo formato da Jajalo, Hiljemark e Chocev, con Vazquez appena dietro le punte.
Eppure le cose si erano messe subito bene per il Palermo, in vantaggio al 2° minuto per un rigore concesso per un fallo di mano in area bergamasca e realizzato dal “Mudo” Vazquez con freddezza e precisione.
Dieci minuti dopo, una follia di Struna, punita con il rigore, permetteva all’Atalanta di pareggiare con Borriello. E da quel momento in poi si è temuta la disfatta. Il Palermo si è smarrito e ha lasciato agli avversari il dominio del gioco. Tutto il resto del primo tempo ha visto la solita squadra impaurita e timorosa, incapace di impostare un accenno di gioco offensivo.
All’inizio del secondo tempo, Ballardini ha cercato di dare più peso all’attacco sostituendo Djurdjevic, fino ad allora inguardabile, con Gilardino, ma i risultati non si sono fatti vedere. Anzi l’ennesima dormita collettiva della difesa isolana ha permesso a Paletta, tutto solo in area di rigore, di segnare di testa e fare crollare le residue speranze della squadra di casa.
Al 13° del secondo tempo, con l’ingresso di Quaison al posto di uno spento Chochev, è cambiata la partita. Improvvisamente il Palermo ha cominciato a correre e a costruire gioco. Per mezz’ora quella rosa  è stata una squadra di calcio, con una manovra veloce e uno spirito aggressivo difficilmente visto quest’anno. Al 31° è arrivato il pareggio con Struna, che ha segnato su mischia, e altre volte il Palermo ha avuto le occasioni addirittura per passare in vantaggio.
Ma, malgrado la grinta o forse la disperazione, il punteggio finale è rimasto 2 a 2, con un pareggio che dà l’impressione di servire solo ad allungare l’agonia.
Domenica a Frosinone speriamo che non cali definitivamente il sipario.

Le pagelle.
Sorrentino 6: Non ha responsabilità sui gol subiti. Sconta le disattenzioni dei compagni di reparto.
Struna 5: Se non avesse segnato il gol del pareggio, meriterebbe un voto negativo. L’entrata che ha determinato il rigore per l’Atalanta è da giocatore dilettante.
Vitiello 5,5: Lotta con generosità. Gioca in un ruolo non congeniale, ma dimostra attenzione e grinta.
Gonzalez 5: Ancora una prova opaca e senza la giusta concentrazione.
Pezzella 5: Sbaglia qualche intervento e si perde. La scarsa esperienza si nota in una partita così importante. Deve maturare.
Lazaar 5,5: Sostituisce Pezzella al 28° del secondo tempo. Riesce a essere più propositivo sulla fascia
Hiljemark 5: L’ennesima prova incolore dello svedese. Spesso fuori dagli schemi, commette molti errori.
Jajalo 5,5: Si batte con ardore. Supplisce con la grinta ai limiti tecnici che ne frenano la prestazione.
Chochev 4,5: Non entra in partita. Appare spaesato e deconcentrato. Viene sostituito da Quaison al 13° del secondo tempo.
Quaison 6,5: Il suo ingresso cambia la partita. Si batte con determinazione e porta lo scompiglio nella difesa avversaria. Forse il miglior Quaison dell’anno.
Vazquez 7: E’ sempre il migliore del Palermo. Come al solito è tartassato dagli avversari che lo fermano solo con il fallo. Offre palloni d’oro ai compagni, che non riescono a sfruttarne la genialità
Trajkovski 4: Il pupillo del Presidente appare spettatore in campo. Non entra in nessuna delle azioni offensive del Palermo.
Djurdjevic 5: Cerca di rendersi utile, ma i risultati non si vedono. All’inizio del secondo tempo vene sostituito da Gilardino.
Gilardino 6: Dimostra che per dare peso all’attacco del Palermo, non si può prescindere dalla sua presenza in campo. Lotta su ogni pallone che giunge nella sua sfera di influenza

20/04/2016                                                        Pietro D’Alessandro

domenica 17 aprile 2016


….. COME DA PRONOSTICO!

Juventus – Palermo:  4 – 0

Marcatori: P.T. Khedira; S.T. Pogba, Cuadrato, Padoin.



Andrea Rispoli
Come da pronostico il Palermo esce pesantemente sconfitto dallo Juventus Stadium, al cospetto della squadra bianconera che si appresta a vincere il quinto scudetto consecutivo.

A rendere ancora più amara la giornata, a parte la vittoria di ieri del Carpi sul Genoa, ha contribuito il successo del Frosinone a Verona. E a questo punto la situazione risulta drammatica per i rosa al penultimo posto in classifica, davanti al solo Verona.

Eppure fino al secondo gol della Juventus, segnato da Pogba al 26° del secondo tempo, il Palermo era rimasto in partita, riuscendo a tenere testa ai bianconeri, sfiorando il pareggio sul finale del primo tempo prima con Trajkovski, poi con Chochev.

La squadra rosa era scesa in campo con Sorrentino in porta, Goldaniga, al suo rientro dopo l’infortunio che l’ha tenuto parecchio tempo fuori, Gonzalez e Andelkovic nella difesa schierata a tre, Rispoli, Hiljemark, Jajalo, Chochev e Lazaar a centrocampo, Vazquez e Trajkovski in attacco.

Ballardini ha rispolverato il bulgaro Chochev e preferito Trajkovski, pupillo del Presidente, al più prolifico Gilardino, suscitando qualche perplessità sul peso del terminale offensivo.

Malgrado le solite amnesie difensive, addebitabili oggi principalmente a Lazaar sia sul primo sia sul secondo gol dei bianconeri, il Palermo è stato più volitivo, ha giocato senza timori riverenziali con la squadra più forte del campionato e ha tenuto il campo con un’autorevolezza di cui si era persa memoria.

Abbiamo visto Rispoli attento e propositivo, Chochev più ordinato, Vazquez sempre fulcro del gioco offensivo. Ma, purtroppo, considerata la forza della compagine avversaria, il risultato è stata la solita bruciante sconfitta.

Le speranze di rimanere in serie A sono ormai ridotte al lumicino. Occorre comunque aggrapparsi alle ultime possibilità, che ancora esistono, di ribaltare un destino quasi segnato, scendendo in campo già mercoledì con lo spirito di chi non ha più nulla da perdere. Chissà che non possa avvenire il miracolo.



Le pagelle.

Sorrentino 6: Anche lui è stato oggetto di critiche nelle ultime partite. La sua colpa è di non riuscire più a compiere miracoli. Non ci sembra abbia responsabilità sui gol subiti. Sicuramente ne evita uno.

Goldaniga 5,5: Il suo rientro non è stato fortunato. Ma non sembra avere colpe specifiche sui gol. A volte non riesce a frenare la sua irruenza.

La Gumina 5: Sostituisce Goldaniga al 28° del secondo tempo, subito dopo il raddoppio della Juventus. Si vede pochissimo.

Gonzalez 5: Non costituisce più ormai da tempo il muro difensivo ammirato l’anno scorso. Sembra intimorito dagli avversari

Aldelkovic 5: Non riesce ad arginare le punte bianconere. Corresponsabile con Lazaar de gol di Khedira.

Rispoli 6: Attento e determinato, svolge bene la fase difensiva e tenta qualche incursione sulla fascia.

Hiljemark 4: Inesistente, vaga per il campo senza costrutto.

Jajalo 5: Si fa notare per l’impegno e per qualche chiusura difensiva. Troppo poco per un giocatore di serie A. Viene sostituito da Brugman al 14° del secondo tempo.

Brugman 5: Dovrebbe dare più ordine a centrocampo, ma non riesce a essere determinante.

Chochev 6: Notevolmente migliorato rispetto alle ultime prestazioni. Si propone spesso per gli scambi e sfiora il gol con una bella conclusione che sfiora il palo.

Lazaar 4,5: Ha grosse colpe su tre dei gol subiti. In fase propositiva si vede con due conclusioni da lontano.

Vazquez 6: E’ il giocatore nel quale sono riposte le ultime speranze di salvezza, Tutte le azioni offensive passano dai suoi piedi. Offre sempre prestazioni dignitose.

Trajkovski 5: Fallisce, per scansa convinzione, un gol che poteva cambiare la partita. Non riesce a mettere a profitto le doti tecniche che possiede.

Ballardini 5,5: Lascia perplessi l’esclusione di Gilardino. Ma il Palermo si muove meglio e non bisogna dimenticare che l’avversario di oggi si chiamava Juventus.



17/04/2016                                                        Pietro D’Alessandro

lunedì 11 aprile 2016


ENNESIMA OCCASIONE PERSA!

Palermo - Lazio:  0 – 3

Marcatori: P.T. Klose, Klose; S.T. Anderson



Antonino La Gumina
Il Palermo ha perso l’ennesima occasione per allungare su Carpi e Frosinone, che ieri hanno perso le partite rispettivamente contro l’Inter e il Chievo Verona.

La partita di oggi ha visto aggravarsi la situazione della compagine rosa non solo perché è stata persa una partita di fondamentale importanza, ma perché è stato sancito il distacco tra la tifoseria e la squadra. Gli ultras della curva nord hanno anche abbandonato gli spalti con netto anticipo. L’arbitro, per i continui lanci di petardi, è stato costretto ad interrompere più volte il gioco. I cori contro il presidente hanno fatto da sottofondo alla prestazione in campo. Sicuramente questo comportamento da parte della tifoseria non porta nessun beneficio alla squadra.

L’impressione netta è quella che ormai ci siano poche speranze di evitare la retrocessione. L’illusione di potersi salvare racimolando in casa i punti necessari si è oggi disciolta dopo 15 minuti di partita, quando Klose, impietosamente, ha infierito su una difesa immobile e impaurita, con il secondo dei due gol da lui realizzati, che hanno decretato la resa definitiva. Da quel momento non c’è stata più partita.

Eppure all’inizio l’aggressività e la determinazione dei rosa avevano fatto sperare in un cambio rispetto al passato. La squadra, orfana di Vazquez squalificato, è scesa in campo con il 4-4-2, con Sorrentino in porta, Vitiello, Gonzalez, Andelkovic e Pezzella in difesa, Morganella, Jajalo, Hiljemark e Lazaar a centrocampo, Quaison e Gilardino in attacco. La presenza di Vitiello, anche se riportata in tutte le testate giornalistiche, era stata messa in dubbio dallo speaker ufficiale dello stadio Barbera, che aveva inserito al suo posto Struna, causando un mormorio indignato del pubblico di casa.

Ma nella sostanza la difesa, così come tutta la squadra, dopo il quarto d’ora iniziale vivace e spigliato, è apparsa ancora una volta intimorita e senza idee. La Lazio, ben messa in campo, è apparsa nettamente superiore ai rosa in ogni settore, tanto che il punteggio avrebbe potuto essere ancora più pesante per i rosa.

Per la cronaca prima della partita, nel centro cittadino, in via della Libertà, si sono verificati violenti scontri tra le opposte tifoserie. Sul web circola un video nel quale, tra le altre immagini, si vede un uomo esamine a terra preso a calci in testa.



Le pagelle.

Sorrentino 6: Con i suoi interventi riesce a limitare il passivo.

Vitiello 5: Appare in perenne difficoltà sugli scatti di Keita.

Gonzalez 5: Disattento  e sempre più lontano dal rendimento dell’anno scorso.

Aldelkovic 5: Non ha le capacità per imporsi su campioni navigati come Klose. Sempre in ritardo nelle chiusure.

Pezzella 5: Si batte con ardore, ma non riesce ad imbrigliare la classe degli avversari.

Morganella 5: Appare spaesato senza compiti difensivi. A volte non riesce a contenere l’irruenza. Viene sostituito da La Gumina al 7° del secondo tempo.

La Gumina 6,5: Si guadagna subito le simpatie del pubblico per l’impegno che dimostra. Tenta qualche conclusione e alla fine risulta l’attaccante di casa più pericoloso.

Jajalo 5: E’ impensabile che possa organizzare il gioco. Naufraga per colpe non sue.

Hiljemark 5: L’eterno incompiuto. E’ potenzialmente un ottimo giocatore, ma incide poco nella partita.

Lazaar 5: Oltre che disattento e confuso, appare molto nervoso. Viene sostituito da Brugman al 37° del primo tempo.

Brugman 6: Ci mette il cuore. Con lui il centrocampo guadagna nelle geometrie. Ma la fantasia è sempre assente.

Gilardino 6: Si batte con la consueta generosità. Ma non riesce quasi mai a sfuggire dalla morsa degli avversari. Segna un gol viziato da fuorigioco e giustamente annullato.

Quaison 5: Da apprezzare l’impegno. Ma ha dei limiti che gli impediscono di primeggiare. Viene sostituito da Trajkovski al 29° del secondo tempo.

Trajkovski 5: Si vede poco.


10/04/2016                                                        Pietro D’Alessandro

domenica 3 aprile 2016


Chievo Verona – Palermo:  3 – 1

Marcatori: P.T. Cacciatore (C), Gilardino (P); S.T.  Rigoni (C), Birsa (C).



GAME OVER?

Alberto Gilardino
Il Palermo è riuscito nell’impresa di perdere una partita che avrebbe dovuto vincere a tutti i costi per cercare di allungare sul Carpi, che ieri era stato sconfitto in casa dal Sassuolo.

E, invece, anziché scendere in campo con la determinazione e le motivazioni di una squadra che vuole salvarsi, la compagine rosa è apparsa demotivata e spenta nella maggior parte dei suoi giocatori.

Della formazione iniziale (Sorrentino; Struna, Cionek, Andelkovic, Lazaar; Brugman, Jajalo, Hiljemark; Vazquez, Gilardino e Trajkovski), in applicazione del modulo 4-3-3 di schelottiana memoria, gli unici su livelli sufficienti sono sembrati Gilardino, autore del gol rosa, e Vazquez, tra l’altro ammonito per proteste dopo l’ennesimo fallo subito. Essendo diffidato, il “Mudo” sarà costretto a saltare per squalifica la prossima partita con la Lazio in casa. E questo contribuisce a far crescere il pessimismo sulle possibilità di salvezza.

Il Palermo oggi al cospetto di una squadra apparsa modesta, anche se ordinata e motivata malgrado La posizione di assoluta tranquillità in classifica, è apparso rassegnato al suo destino. La difesa ha dormito su due dei tre gol del Chievo solo perché il terzo gol è stato su punizione.

Il fatto che si sapeva che il Chievo non avrebbe regalato nulla, non significa che non avrebbe accettato regali.

Non si possono giocare partite di così vitale importanza senza velocità, senza movimento senza palla, senza determinazione negli interventi. Alcuni difensori oggi erano imbarazzanti, al punto da far apparire Andelkovic come migliore del reparto arretrato.

Novellino ha cercato di portare un po’ di ordine in un centrocampo senza idee sostituendo già al 38° del primo tempo lo svedese Hiljemark con Maresca, ma così facendo ha tolto l’unico giocatore di movimento in campo. Le altre sostituzioni, Quaison al posto di Brugman e Balogh al posto di Trajkovski, non hanno sortito effetto.

Alla fine della partita di oggi sembra che il destino dei rosa sia segnato, perché non si vedono margini di miglioramento se non cambia l’approccio mentale alla partita: gli altri corrono e si dannano la vita,  vedi Udinese e Atalanta, vincenti su Napoli e Milan. Noi passeggiamo in campo e senza mordente non riusciremo ad aver ragione di nessun avversario.

Si accettano critiche sull’esperimento di fare le pagelle.

Sorrentino 5,5. E’ poco impegnato. Non condivide con i compagni le colpe dei primi due gol, ma sul terzo poteva stare più attento.

Struna 5: Il fatto che si vede di più nelle proposizioni sulla fascia, non attenua le colpe sui gol e sulla mancanza di concentrazione nella fase difensiva.

Cionek 5: Appare corresponsabile del naufragio della difesa rosa.

Aldelkovic 5,5: Il meno peggio dei difensori. Appare determinato in quasi tutti gli interventi, ma anche lui ha colpe sul primo gol del Chievo.

Lazaar 5: Impreciso negli appoggi e disattento in difesa.

Brugman 5: Non incide sulla partita: appare impaurito e sbaglia molto.

Quaison 5: Entra al 20° del secondo tempo: si vede poco e non riesce ad entrare in partita.

Jajalo 5,5: Da apprezzare per l’impegno, ma i risultati non si vedono.

Hiljemark 5,5: L’unico che corre sempre: se sapesse mettere a profitto e razionalizzare questo movimento continuo, sarebbe insostituibile.

Maresca 5: Entra al 38° del primo tempo, ma non riesce ad incidere sulla partita.

Vazquez 6: Si danna l’anima, ma non trova appoggio nei compagni. E’ tartassato dagli avversari, che lo fermano solo con il fallo. Tenta diverse conclusioni a rete, ma senza convinzione. Si fa ammonire per proteste e sarà squalificato.

Gilardino 6,5: Anche lui si batte al massimo. Segna un gol, che illude. E’ servito poco e male.

Trajkovski 5: Si impegna, ma risulta impalpabile e si fa sorprendere da Cacciatore sul primo gol.

Balogh 5: Entra al 31° del secondo tempo e si vede poco.



03/04/2016                                                        Pietro D’Alessandro
 
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